mercoledì 21 settembre 2016
Salone del libro: il premio Acqui modello da copiare
Mondazzoli, il mega gruppo editoriale nato dalla fusione di Mondadori (la casa editrice che ha creato il mito di Saviano, tanto per ricordare il livello) e Rizzoli, ha deciso di farsi una sorta di salone del libro per conto proprio a Rho, in alternativa al salone del libro di Torino. In Lombardia i grandi editori, in Piemonte quelli piccoli. E a Torino si chiedono come contrastare la forza del denaro di Milano. Magari si potrebbe rinunciare alla faziosità del passato, al pensiero unico mascherato da un paio di inviti ad autori politicamente scorretti per fronteggiare un centinaio di autori di servizio. Magari si potrebbe coinvolgere, già nella fase di organizzazione, i vertici del premio Acqui Storia che, penalizzato dai mancati finanziamenti regionali, continua a stabilire record di partecipazione. Con riconoscimenti che premiano il merito e non l'appartenenza politica. Così, quest'anno, un premio per la straordinaria carriera è stato assegnato alla memoria a Giorgio Albertazzi. Testimone del Tempo insieme a Belpietro e Sgarbi, ma anche insieme a Molinari direttore della Busiarda. Ed i premi per i libri storici sono andati a scrittori molto diversi come Solinas e Battista, come Satta e De Pascalis. Una idea di libertà culturale che non assomiglia al Circolo dei lettori torinese. Ma che, proprio per questo, potrebbe rappresentare un elemento fondamentale per la sfida alla iniziativa commerciale di Milano
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