giovedì 27 settembre 2012
Monti annoia l'Onu, ma i media italiani non se ne accorgono
L'informazione di servizio, nel senso che è al servizio del potere, continua a far danni senza alcun senso del ridicolo. Le immagini del grigiocrate Monti all'Onu non collimavano con le analisi dei giornalisti televisivi? Pazienza: peggio per le immagini. Così si potevano ascoltare i commenti entusiastici dei giornalisti italiani per un discorso "senza mezzi termini", che lasciava il segno, forte, serio, magari anche sobrio. E le immagini mostravano il delegato portoghese che sonnecchiava annoiato mentre un collega asiatico era attentissimo nel mettersi il collirio. Deve essere questo il ritrovato prestigio internazionale di Monti e dell'Italia. Ma il servilismo proseguiva nella spiegazione dell'ennesimo incremento dello spread italiano. Colpa di Monti? Macché, della Spagna. I timori sull'economia del Paese iberico spediscono all'insù lo spread di Madrid, ed è logico. Ma spingono anche quello italiano, e non è proprio così logico. Perché se la situazione spagnola avesse effetto sull'Europa, le ripercussioni ci sarebbero state su tutti i titoli. Invece no. Ma guai a dire che le politiche del governo italiano sono fallimentari.
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