lunedì 24 ottobre 2016
L'Europa stanca del bugiardissmo. Ma senza alternative
A parte i giornalisti italiani di servizio, ormai le continue menzogne e promesse a vuoto del bugiardissimo hanno stancato tutti. Persino i complici delle sue malefatte, a Bruxelles. Irritati per le slides basate esclusivamente sulla buona stella di uno che, in più di una occasione, ha portato una sfiga tremenda. Non una proposta seria che sia una. Non un progetto credibile. L'Italia delle balle. Che procede imperterrita nella convinzione di poter ottenere tutto perché l'Unione europea è allo sbando e non ha il coraggio di scontrarsi contro l'Italia. E allora sui quotidiani di servizio si intervistano politici dei Paesi che, con la loro politica di difesa dei rispettivi popoli, mettono in difficoltà le scelte del bugiardissimo per tutelare gli incassi delle cooperative rosse e bianche legati all'invasione. Ed i politici intervistati vengono presentati, dai giornalisti di comodo, come esponenti di partiti in fortissima crescita e di grande peso. Peccato che nei Paesi in questione abbiano un peso irrilevante e percentuali da prefisso telefonico. "Ma il popolo è con noi", assicurano. Quel popolo che poi, alle urne, garantisce il trionfo dei partiti definiti populisti. Il bugiardissimo, però, non se ne cura. A lui basta poter contare sul servilismo dei giornali e delle tv. E poi conta su un altro aspetto certo non irrilevante: i media sottolineano in ogni occasione che non esisterebbero, in Italia, alternative credibili al bugiardissimo. Né all'interno del Pd, che resta comunque il partito di maggioranza nell'attuale parlamento, né tra gli schieramenti dell'opposizione. In questo la banda del bugiardissimo gioca sul sicuro. Il popolo bue italiano non vota proposte, progetti, strategie. Vota per darsi un padrone. Non importa che sia un bugiardo, che sia arrogante, che usi le persone per poi gettarle quando non servono più. E' un padrone e tanto basta. Mentre il povero Bersani, parlandone da vivo, assomiglia a Sor Tentenna. E D'Alema è di una antipatia tale da nasconderne l'intelligenza. Di certo non ci si può affidare a Fiano, l'unico a far impallidire D'Alema sul fronte dell'antipatia. Ma se nel partito di maggioranza manca un leader, va anche peggio nell'opposizione. Di Maio si è bruciato, Dibba è simpatico ma poco credibile come lider maximo, l'unico sarebbe Grillo ma non corre. E non può certo essere un leader un personaggio moscio come Parisi. O Salvini che si limita agli slogan perché si affaticherebbe troppo a pensare ad una serie di proposte. O lady Garbatella che ignora il mondo oltre il raccordo anulare. E' l'offerta politica alternativa che aiuta il bugiardissimo. Dopo di me il diluvio. Non si può certo pretendere che siano i giornali di servizio a spiegare che un diluvio sarebbe auspicabile in Italia per lavare le troppe porcate di ogni giorno.
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