giovedì 17 settembre 2015
E se il bugiardissimo non avesse alternative?
E' bugiardissimo e porta anche sfiga (per poter vedere un successo italiano ha dovuto volare per assistere ad una finale tra due italiane, quando era andato a trovare le pallavoliste, dopo una serie di tronfi, le ragazze erano state immediatamente battute). Ma se non avesse alternative credibili? Il bugiardissimo imperversa, piazza la moglie a lavorare dietro casa mentre i precari veri vengano mandati ad insegnare a centinaia di km di distanza, non rispetta la democrazia ed il parlamento, e' diventato una macchietta sullo scenario internazionale, millanta una ripresa trionfale che trionfale non è, non sa come comportarsi nelle crisi internazionali. Va bene. Ma quali sono le alternative credibili? Per guidare un Paese, anche il più semplice e è l'Italia non lo è, non basta un bulletto che appaia ovunque senza rispondere a nessuno. Occorre disporre di una squadra. Non quella delle renzine, di un ministro dell'Interno incapace o di mentitori professionali nei dicasteri economici. No, la squadra che lavora, quella che litiga con i ministri cercando di far loro capire i problemi reali. La squadra che magari viene sempre smentita dalle dichiarazioni del governo, ma che esiste, che prepara i dossier, che conosce i problemi. E allora, dove sono le alternative credibili al bugiardissimo? Qual è la squadra di Berlu? Quella di riciclati, trombati e personaggi imbarazzanti di cui vuol circondarsi Toti in Liguria con il placet di Lega e Fratelli d'Italia? Qual è la squadra di Salvini? Quella messa in campo da Maroni in Lombardia con gli spazi garantiti agli appetiti di Cl e della Compagnia delle Opere? Le stesse organizzazioni che, varcato il Ticino, si trasformano in sostenitrici delle giunte rosse torinesi e piemontesi? E qual è la squadra di Giorgia Meloni? Quella che, in ogni amministrazione in cui si trova in maggioranza, ha sempre evitato di lasciare un segno distintivo preferendo puntare su assessorati dove circolava molto denaro (trasporti, lavori pubblici, infrastrutture). Per scalzare il bugiardissimo occorre molta più qualità, molto più studio. Non si va a governare solo con slogan urlati nelle trasmissioni tv dove ci si trasforma in personaggetti con ascolti sempre più ridotti. Ma certo è più facile urlare uno slogan piuttosto di approfondire un dossier. E questo il bugiardissimo lo sa e ne approfitta.
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