lunedì 12 marzo 2018
Basta italiani, servono le quote allogeni sui posti di lavoro.
Una pubblicità della Moby Prince scatena la reazione dei politicamente corretti, nemici degli italiani. Qual è la colpa dell’armatore? Aver osato scrivere che il personale di bordo è esclusivamente italiano. Qualcuno si chiede se sia legale. Sicuramente riusciranno a trovare un magistrato che imporrà a tutte le aziende l’assunzione di personale straniero. Perché chissenefrega se la disoccupazione giovanile di casa nostra supera il 30% e, considerando anche chi non studia e si è rassegnato, la percentuale di giovani senza lavoro sale ulteriormente. Vietato assumere gli italiani. Bisogna inserire gli allogeni per ottenere il plauso dei politicamente corretti, bisogna licenziare gli italiani. E se proprio si è così scorretti da assumere i connazionali, bisogna almeno avere l’ipocrisia di nasconderlo. Magari raccontando che il personale biondo è ucraino mentre quelli bruni sono nordafricani. Dopo le quote rosa si devono creare le quote allogene. Già, perché la pubblicità dell’armatore italiano, che non è noto per retribuzioni principesche, dimostra che gli italiani fanno anche i lavori più duri e umili, sulle navi. E allora, se i giovani indigeni si mettono a far concorrenza agli allogeni, come si fa a favorire l’integrazione degli allogeni? La soluzione è cacciare gli italiani creando le quote per stranieri. Nel frattempo bisogna organizzare il boicottaggio delle navi con personale nazionale, far crescere l’indignazione, organizzare campagne mediatiche. Magari i politicamente corretti dovrebbero andare a casa dei lavoratori italiani per convincerli alle dimissioni. Promettendo il reddito di cittadinanza per chi rinuncerà al lavoro per consentire l’assunzione degli stranieri
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