mercoledì 28 febbraio 2018
Tajani premier? E se toccasse a Fitto?
Matteo Salvini pare rassegnato ad accettare la candidatura di Tajani come presidente del consiglio in quota Berlu. D’altronde la Lega è stata praticamente oscurata dalle tv del cavaliere e di conseguenza le speranze di sorpasso ai danni di Forza Italia si sono ridotte. Gli errori nella struttura di comunicazione si pagano. In fondo, però, Tajani potrebbe essere solo un candidato Primo ministro di transizione. Uno che scalda la sedia in attesa di nuove elezioni con un sistema diverso dal Rosatellum e a quel punto tornerebbe in campo Berlu, ormai incapace di parlare a causa delle troppe plastiche facciali ma non disposto ad uscire di scena. Esiste, però, un’altra ipotesi. Se il centro destra non avrà i numeri per governare da solo, dovrà cercare appoggi esterni, anche solo per un governo di transizione. E un ponte verso il centro potrebbe essere rappresentato da Fitto. Sempre che la quarta gamba, Noi con l’Italia, riesca a superare lo sbarramento del 3%. Non è obbligatorio che il presidente del consiglio sia scelto tra le fila del partito più grande. In passato Spadolini e Craxi hanno guidato governi benché il primo partito fosse la Dc. Si è voluti tornare al proporzionale anche se molto più confuso, e allora si può tornare anche a premier di coalizione scelti tra tutti i partiti di governo. Il problema, per Fitto, è quello di superare la soglia di sbarramento con una campagna elettorale sottotono, vecchia. Va bene che si rivendica l’eredità della Balena Bianca, ma la squadra di Noi con l’Italia non ha i cavalli di razza della vecchia Dc e, soprattutto, sono cambiati gli elettori, compresi quelli centristi. La tv non è più in bianco e nero, sono comparsi i social, le lettere agli elettori finiscono direttamente nella spazzatura senza neppure essere aperte. Magari anche negli altri partiti il livello qualitativo dei candidati non è eccelso però almeno provano a puntare sulla simpatia, sul sorriso, sulla comunicazione. In una fase in cui le ideologie sono diventate meno fondamentali, ed è un grave errore, si punti almeno su atteggiamenti diversi. Oppure si individuino personaggi di alto livello. In mezzo al guado si rischia solo di annegare
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