venerdì 10 novembre 2017
Stangata da 15 miliardi. Ma dopo il voto
Mentre i media di distrazione di massa si occupano di colpi di testa, l'Unione europea prepara la stangata per colpire il prossimo governo, soprattutto se non sarà politicamente in linea con quanto auspicato da Bruxelles. Tra buchi da coprire e una possibile procedura di infrazione per eccesso di debito, si potrebbe arrivare alla richiesta di una manovra bis da 15 miliardi di euro. Ovviamente la Banda Bassotti di Bruxelles eviterà di spiegarlo in campagna elettorale e farà finta di nulla di fronte alle mance elettorali promesse dal bugiardissimo. Poi, se gli italiani non voteranno per gli amici di Juncker, i boss della UE presenteranno il conto sul tavolo del nuovo governo. Che partirà con il piede sbagliato, in modo da offrire al bugiardissimo la chance di rifarsi alle elezioni regionali e, soprattutto, alle successive europee. Sono indispensabili servitori obbedienti nel parlamento europeo, in modo da far passare tutte le misure imposte dagli euro cialtroni. Non che l'attuale opposizione italiana brilli per qualità, preparazione e coraggio, al parlamento europeo. Però è sempre meglio non correre rischi ed avere eletti allineati ai voleri del potere centrale. In tutto questo i problemi della popolazione italiana proprio non compaiono. E allora i media di servizio si scatenano sulla grande ripresa dell'economia italiana, merito delle riforme del bugiardissimo e di Gentiloni. Una ripresa che è la più bassa in Europa, ma su questo particolare si preferisce glissare. Così come si sorvola sulle prospettive di una nuova frenata dell'economia nazionale negli anni successivi, anche senza considerare la stangata preparata da Bruxelles. Meglio occuparsi dei colpi di testa.
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