martedì 28 ottobre 2014

Elezioni che fai, problemi che trovi

Elezioni in Brasile, in Ucraina, in Tunisia, in Uruguay.  E si è votato persino in Italia, a Reggio Calabria. Chi ha vinto?  In Brasile la sinistra della presidente uscente, ma solo per un pugno di voti, nonostante il grande margine ottenuto al primo turno. Il candidato del centrodestra ha ottenuto l'appoggio dell'esponente della sinistra libertaria, ambientalista ed ha eroso il vantaggio di Dilma Rousseff. La candidata della corruzione contro il nuovo fronte. Il Brasile ha scelto di non cambiare, ma metà Paese e' stufo delle porcate del governo. Sinistra trionfante anche in Uruguay al primo turno.   Grande confusione in Ucraina, tra nazionalisti ed europeisti (ma ad Est non si è votato). E in Tunisia? Vittoria dei laici, con il partito dei Fratelli Musulmani costretto a rinunciare alla guida del governo. Punta all'ennesima grande coalizione, porcheria che contraddistingue troppi Paesi, di questi tempi. Ma a gongolare e' l'Isis, che potrà approfittare di qualsiasi errore o ritardo del nuovo governo di Tunisi per rafforzarsi nel Paese. A due remate dalla Sicilia. Quanto a Reggio, trionfo annunciato della sinistra, di fronte al nulla della destra e del centro. E di fronte ai grillini sempre più imbarazzanti. Incapaci ormai di ridere alle battute del loro leader perché troppo politicamente corretti e noiosi. Il grande e clamoroso errore di Grillo non è stato quello di rifiutare l'alleanza con Bersani, ma quella di circondarsi di piccola gente che non sa ridere di se stessa, che si prende troppo sul serio, che non sa sognare. E che, inevitabilmente, e' destinata a sparire. Cacciata da Grillo o affondata insieme a lui, se il leader non se ne libera.

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