mercoledì 27 gennaio 2016

In Iran le statue di nudi ci sono, ma il bugiardissimo non lo sa

Con le politiche di Franceschini che vuol pagare 400 euro al mese i giovani italiani esperti in archeologia e arte antica, difficilmente la cultura italiana avrà un futuro. E le gabbie poste intorno alle statue nude nei musei capitolini per non infastidire l'ospite italiano sono una dimostrazione di ignoranza, prima ancora di cupio servendi. Innanzi tutto perché la richiesta di coprire le statue non è arrivata dagli iraniani. Per la semplice ragione che nei loro musei sono presenti, senza alcun problema, statue che rappresentano persone nude. Ma, evidentemente, il particolare e' sfuggito al bugiardissimo. Quando era tra gli scout pensava già a come fregare il prossimo, invece di provvedere alla propria crescita culturale. Ora è diventato un buffone a livello planetario. Uno che blatera di cultura e non sa neppure cosa sia. Affiancato da un ministro della Cultura altrettanto ignorante e che pensa di risolvere i problemi sfruttando i giovani laureati. Questo è il nuovo rinascimento italiano nella loro concezione. Eliminare le opere d'arte vere per sostituirle con qualche vaccata contemporanea e politicamente corretta. Fuffas al posto di Michelangelo e Bernini, Jovanotti al posto di Verdi, un imbrattatele amico degli amici invece di Raffaello.
 Se poi subentra anche la sottomissione, il cerchio si chiude. Oggi i politicamente corretti protestano per la censura alle statue, ma solo perché l'ospite è iraniano. E a loro gli iraniani non piacciono. Ma continuano, i cialtroni politicamente corretti, a pretendere che i bambini italiani non mangino il prosciutto a scuola per non infastidire i bambini ospiti. E chiedono, i cialtroni, che le famiglie degli ospiti non paghino neppure per la mensa scolastica o per i servizi comunali

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