martedì 29 agosto 2017

Come ti frego universitari e dipendenti pubblici

Forse non sono cattivi, forse sono soltanto ignoranti, dilettanti allo sbaraglio con funzioni di governo. O invece sono dei veri cialtroni che scientemente prendono per i fondelli gli italiani. Difficile valutare cosa sia peggio di fronte all'ignobile farsa degli aumenti di 85 euro peri dipendenti pubblici. Perché gli 85 euro, lordi, farebbero scattare la fascia di reddito per oltre 300mila lavoratori che, di conseguenza, perderebbero il bonus di 80 euro netti. In pratica ci rimetterebbero. Ovviamente i sindacati se ne sono accorti con estremo ritardo ed ora si cerca di correre ai ripari. Nel frattempo è già iniziata la protesta di chi lavora nelle università italiane. Sottopagati rispetto ai colleghi stranieri benché un numero crescente di laureati italiani sia ricercato da aziende e centri di ricerca all'estero, a dimostrazione di una preparazione più che adeguata. È vero, la qualità della formazione universitaria non è uguale in tutti gli atenei e spesso i laureati non sono neppure presi in considerazione per un lavoro quando provengono da alcune facoltà di determinate città. Ma, nel complesso, la preparazione è di buon livello e consente di recuperare i disastri degli anni precedenti. Peccato che al governo tutto questo non interessi. Ed anche molte aziende private se ne fregano. L'importante è risparmiare sia sulle retribuzioni dei docenti e ricercatori sia su quelle dei laureati da assumere con contratti sempre più precari. Il sistema Italia vuole braccia dequalificate a basso costo, non sa che farsene dei cervelli. Masse da sfruttare, nuovi schiavi da far arrivare grazie alla collaborazione di scafisti e navi di filantropi. L'esercito industriale di riserva paventato da Marx ma che piace tanto alla gauche caviar che cazzeggia sulla spiaggia di Capalbio o nel superattico statunitense da cui sproloquia il sedicente scrittore condannato per plagio. E mente loro parlano, e l'Istat sforna statistiche di comodo, gli italiani fanno i conti con aumenti salariali truffa e con crescenti problemi di sicurezza provocati dai complici degli scafisti

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