giovedì 9 ottobre 2014

"Occupare le fabbriche": il boomerang di Landini, l'irrilevanza Ugl

"Siamo pronti anche ad occupare le fabbriche", tuona Landini, lider maximo della Fiom. Ma nessuno gli crede. D'altronde da quanti anni il sindacato non occupa più una fabbrica che abbia un'immagine nazionale? Da quanti anni la sinistra ha cancellato ogni illusione di ribellione? Son trascorsi ormai quasi 50 anni da quando il compagno cantante intonava "cosa vuoi di più compagno per capire che è suonata l'ora del fucile?". E già allora i compagnucci della parrocchietta han finto di non capire che la canzone era un invito all'insurrezione armata e non alle vigliaccate in stile gappista con agguati con la Skorpion contro ragazzini disarmati. L'ultima chance, non sfruttata, il sindacato ed il partito (il Pci, ovviamente) l'hanno avuta nell'80, quando Berlinguer e la Cgil non andarono oltre alle parole per una eventuale occupazione della Fiat. Poi basta. E la Cgil, da cinghia di trasmissione del partito (sempre il Pci) si è trasformata nell'unica opposizione al partito (il Pd). Ma un'opposizione fatta solo di chiacchiere. Il povero Landini ha delle attenuanti, molte attenuanti. Non c'è più l'unità sindacale, la Triplice è morta e sepolta. Cisl e Uil si sono trasformate non nella cinghia di trasmissione del Pd burattino ma in squallidi passacarte che firmano qualsiasi vaccata venga imposta dall'alto, dal burattino e dai poteri forti che non esistono ma che lo comandano lo stesso. Landini è solo con la sua Fiom. Anche la Cgil, tra proclami battaglieri e comportamenti da pecora, non è più una garanzia. Ci sarebbe spazio, molto spazio, per quello che un tempo veniva definito come "sindacato nazionale". La Cisnal trasformata in Ugl. Per trasformarsi ulteriormente nel sindacato "giallo" della Fiat-Fca, in concorrenza con la Fismic per servire meglio Marpionne. Troppo impegnata, l'Ugl, a risolvere squallide vicende interne legate alla cassa per trovare il tempo di occuparsi anche dei lavoratori. Più facile stilare comunicati osannanti di fronte ad ogni flatulenza di Marpionne. Pronti persino ad entusiasmarsi di fronte al nulla cosmico di "padrone John" Elkann. Perdendo l'occasione storica di conquistare un ruolo da protagonista. Il mondo del lavoro non ha bisogno, in questa fase, di proclami e minacce senza seguito. Perché la Fiom non ha la forza di occupare le fabbriche e l'annuncio di Landini si trasformerà nel boomerang che sancirà l'irrilevanza del sindacato. Il mondo del lavoro avrebbe bisogno di idee, di analisi, di proposte, di far conoscere le alternative possibili alla macelleria sociale del burattino. Ma l'Ugl deve pensare ai giochini interni per il sottopotere del sottoscala. Vietato pensare, vietato studiare, vietato proporre.

2 commenti:

  1. "Perché la Fiom non ha la forza di occupare le fabbriche e l'annuncio di Landini si trasformerà nel boomerang che sancirà l'irrilevanza del sindacato. Il mondo del lavoro avrebbe bisogno di idee, di analisi, di proposte, di far conoscere le alternative possibili alla macelleria sociale del burattino. Ma l'Ugl deve pensare ai giochini interni per il sottopotere del sottoscala. Vietato pensare, vietato studiare, vietato proporre".
    Come se il problema vero fosse l'assenza di proposte e/o contenuti alternativi.
    Il problema vero è piuttosto che è stata apertamente dichiarata guerra al lavoro ed al mondo del lavoro, ai diritti ed alla dignità umana, in nome del profitto e del potere di una oligarchia egoista, ignorante e presuntuosa, insulsa, che vorrebbe anche esser ringraziata quando ti molla un tozzo di pane raffermo inavvertitamente caduta dalla propria tavola imbandita, imbandita per pochi e non per tutti (ovviamente). Puah!

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  2. purtroppo devo confermare, io sono un dirigente UGL nella PA del Piemonte, ma farei prima a dire che dirigo me stesso perchè nulla esiste. Proclami, parole, parole, niente altro. Tutto troppo desolante. La Fiom è rimasta l'ultima thule di un sindacato rivoluzionario, ma non andrò da nessuna parte, perchè sola, isolata da tutti, partiti e sindacati, in primis dalla CGIL di cui fa parte. E' tutta una spartitoria di favori e privilegi, ex sindacalisti che diventano poi deputati, senatori e ministri. Figli di sindacalisti che gestiscono Fondi Pensionistici, che condividono i programmi iperliberisti imposti dalla troika ai nostri burattini politici. Non difendo UGL, non avrei strumenti per farlo, ma vi sono ancora singoli militanti ormai stanchi, delusi, disgustati, esacerbati. E' tutto un magna magna, uno scambio di favori, non si va da nessuna parte senza l'unzione dei PORERI VERI, quelli che comandano il paese. E questo paese da burlesque, ormai è disposto a credere a tutte la balle che vengono propalate ad arte, sic sic dai soliti figuranti di palazzo, se non ad offrire zelantemente il servilizio anche quando non sollecitato od espressamente richiesto. Landini inghiottirà pavento l'ennesima polpetta avvelenata, confezionata in casa con sapori fiorentini.

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