giovedì 3 settembre 2015

Ignoranza, arma di distruzione di massa (e di Mediaset)

Perle settembrine del TgRenzi5: "In passato il primo settembre era il giorno in cui tutti ritornavano sui banchi di scuola"; il problema degli invasori "in Cecoslovacchia" (ma era su un altro canale Mediaset); se non hai abbastanza nemici, vuol dire che non hai lavorato bene: e' il Mussolini di "molti nemici molto onore"? Macché. Il concetto e' stato inventato da Bill de Blasio, sindaco di New York, e ripreso nientepopodimeno che daIgnazio Marino. Mussolini chi? E contro chi han combattuto i cinesi nell'ultima guerra mondiale? Contro i nazisti, ovviamente. I giapponesi non erano ancora stati inventati. E siamo solo all'inizio del mese. Come si può notare, non si tratta di far passare le bufale del bugiardissimo come se fossero vere. Il problema e' molto più grave e riguarda l'opera di demolizione totale della scarsa cultura rimasta in questo Paese. Non è malafede della conduttrice Mediaset, e' crassa ignoranza. Non si conoscono gli aspetti della seconda guerra mondiale, ma si pontifica lo stesso. Non si conosce la composizione dell'Europa dopo la caduta del Muro (quale muro? Chissà se lo sanno) ma si spiega ugualmente. Si ignora la storia italiana, persino la cronaca di non molti anni fa, quando i bambini della prima elementare venivano chiamati remigini perché andavano a scuola il giorno di San Remigio. Che non è il primo settembre ma ottobre. Errori veniali? No. Ancor più gravi perché testimoniano di un processo di analfabetizzazione del Paese. Ed un Paese di analfabeti e' più facilmente controllabile e manipolabile. Chi non sa, non può capire la differenza tra le menzogne del bugiardissimo ed una realtà opposta. Chi non sa, non può capire i meccanismi che stanno alla base dell'invasione voluta e programmata per eliminare l'Europa dalla scena internazionale. Basterebbe prendere i grandi conduttori Mediaset e metterli davanti ad un testo del compagno Guccini (così si sentono tutelati), magari Bisanzio. E farselo commentare, spiegare. Illustrare significato delle parole ed il contesto a cui è riferito. E per chi si illude che da altre parti la situazione sia migliore, basterebbe prendere l'ottimo libro di Marco Cimmino "Il flauto rovescio" e interrogare i politici delle destre sulla letteratura italiana. Senza neppure approfondire troppo, partendo solo dall'indice degli autori trattati. Quando si parla di cultura qualcuno mette mano alla pistola, ma quando si parla di ignoranza tutti alzano la mano soddisfatti.

3 commenti:

  1. Diego Fusaro infatti scrive sullo sfascio voluto dell'istruzione e della cultura storica, artistica, umanistica, per manipolare la neociviltà beota della tecnologia...Che fare ?Rassegnarsi all'ignoranza programmata è scavarsi la fossa, ma siamo a questo non ora: da che i destri han lasciato liberalmente nelle grinfie dei sinistri tutto il patrimonio culturale, ovvero da decenni, la parabola declinante è stata inarrestabile. Io consideravo le materie di studio un mezzo per raggiungere il fine della formazione mentale, della coscienza civica, della capacità di sviluppare opinioni personali dei miei allievi. Ma eravamo, già 20, 30 anni fa, i fascisti di turno che davano un gran fastidio. I colleghi in classe si leggevano l'Unità e i loro ragazzi erano allo sbando.

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  2. L'importante è non arrendersi. Per i pochi che non rinunceranno ad apprendere

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  3. Ma i sinistrati hanno la "permacultura", vuoi mettere?

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