lunedì 9 novembre 2015

La nuova Italia? Arrogante, vigliacca, stupida

Il ragazzotto che ha ammazzato la madre della fidanzata e ferito gravemente il padre era plagiato dalla ragazza o era un bastardo di suo? In fondo la risposta non è importante, se non per le indagini. Il problema, molto più grave, e' che l'assassino assomiglia molto alle bande di ragazzotti deficienti che si possono incontrare sugli autobus o sui treni. Caratterizzati da occhi spenti, non dall'abuso di droghe  ma per deficienza congenita, con il cappellino d'ordinanza indossato al contrario, con l'arroganza dovuta al gruppo e non ad una sfida individuale. Prepotenti nei confronti degli anziani, maleducati, capaci di sfidare i controllori che cercano solo di evitarsi problemi. Certo, e' più facile occuparsi dei cervelli in fuga, dei giovani laureati che vanno all'estero richiamati da offerte di lavoro allettanti. O di quei giovani artigiani ricercati in tutto il mondo per le loro abilità. O anche di quei ragazzi che si dedicano agli altri. Ma della crescente massa alle prese con una fuga del proprio cervello, preferiamo non occuparci. Gli imbecilli che, a scuola, sono sempre difesi da mamma e papa' quando un prof prova a far notare che il figliolo non studia o è proprio scemo. Ragazzotti che, usciti dalla scuola, non trovano un lavoro neppure quando il posto ci sarebbe. Perché nessun imprenditore vuole tra i piedi un ignorante, arrogante, presuntuoso ed incapace. E' sufficiente dare un'occhiata ai profili su FB per decidere che non è il caso di far lavorare certi cerebrolesi. Non servono neppure più gli psicologi o gli esperti comportamentali. Basta seguire l'aspirante lavoratore quando sale su un tram per scartarlo a priori. Ma le mamme ed i papa' si indignano, protestano, si fanno intervistare dai giornali per spiegare che i loro bambini sono tanto bravi ed intelligenti. Son gli altri che non li capiscono. Papa' e mamme che insorgono se un insegnante inquisitore controlla il telefonino del pargolo: violazione della privacy! Che insorgono se qualcuno protesta perché il pargolo ha imbrattato un muro non con un mural comunque artistico ma con una firma senza alcun valore se non quello del costo per la ritinteggiatura. Perché la creatività dei figli deve essere tutelata, anche se consiste esclusivamente nell'accendersi una sigaretta dove è vietato o nell'infastidire un intero vagone di un treno sparando a palla i rumori spastici del rapper di turno. Non è una sfida al potere per sentirsi adulti. Perché, da solo, la sfida la evitano accuratamente. E, in gruppo, sfidano la gente isolata. Per ritirarsi in buon ordine quando sul treno salgono due sbirri decisi a far rispettare le regole. Questa e' l'Italia del futuro. Fatta di imbecilli italiani e di importazione. In questo perfettamente uguali, globalizzati, standardizzati. Questa era l'Italia che sognava il potere, incapace di reagire al dominio, capace solo di scaricare sui più deboli le proprie frustrazioni.

1 commento:

  1. sguaiatezza mentale , deresponsabilizzazione oramai da diverse generazioni. sviluppo psicologico inversamente proporzionale allo sviluppo tecnologico. appiattimento programmato dei neuroni, da tumtum di discoteca a rap, da brache calate sul culo a budello in vista a scuola che non scolarizza, con insegnanti ignoranti e demotivati come genitori e rampolli. la tv altrettanto volgare e vuota, la realtà di matrix dei videogiochi....gli imbecilli del grande fratello...infatti chi reagisce sulla propria pelle all'aberrazione delle "nuove civiltà armate di coltelli e stupri sono i vecchi (abbiamo memoria di valori di una società con valori)

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