lunedì 19 dicembre 2016

Il ceto medio si piange addosso

Il ceto medio si sente emarginato. E, a parte la fascia alta e altissima, si sente anche impoverito e non scorge opportunità di miglioramento per il prossimo anno. Non è certo una novità ma, dopo l'esito del referendum, pare se ne siano accorti anche alcuni media di servizio. Certo, per il bugiardissimo la responsabilità della sua sconfitta non è da attribuire alle condizioni socioeconomiche del Paese che, evidentemente, lui considera in grande miglioramento. A suo avviso la sconfitta è legata solo ad errori di comunicazione. Non male, considerando quanto ha speso per il guru americano. Evidentemente il bugiardissimo ritiene che campare con i voucher faccia felici i giovani, che rischiare di perdere il lavoro ed il salario renda entusiasti i ceti medi ancora in attività, che le pensioni da fame e le cure sanitarie sempre più care migliorino l'umore degli anziani. Al di là di tutto questo, però, resta l'emarginazione di un ceto medio imbelle e rassegnato. Si sentono emarginati e non fanno assolutamente nulla per cambiare la situazione. Quando proprio si sentono in vena di eroismi, disertano il voto. Forse convinti che il bugiardissimo si spaventi di fronte ad un segnale che, al contrario, lo rafforza. Oppure, altra forma di eroismo, rinunciano alla lettura dei giornali, per punire il potere con la loro ignoranza. Gli alibi non mancano: l'informazione è controllata dai soliti poteri forti. Ma quando nascono iniziative dei poteri deboli, il ceto medio le ignora e non le sostiene. Non crede più in nulla, si richiude in se stesso. L'importante è trovare un alibi alla propria resa, alla propria fuga nel nulla. Assolutamente apprezzabile, quando l'uscita dal mondo si accompagna anche alla rinuncia al mugugno. Invece no. Non si fa nulla perché tutto è inutile, poi però si borbotta contro le tasse, contro la criminalità e le discriminazioni a favore dei clandestini. Ci si indigna per l'incapacità della Raggi e ci si indigna pure quando la Raggi tenta di far rispettare le regole sull'immondizia. Un ceto medio rancoroso ed impotente, rancoroso proprio perché impotente. E impotente perché andare oltre al rancore richiederebbe uno sforzo, richiederebbe una generosità personale che manca completamente. E' più facile confondere il volontariato con le cooperative che lucrano sui migranti piuttosto di impegnarsi in qualcosa di diverso dal mugugno. "Tanto sono tutti uguali", ma chi si sente migliore dovrebbe almeno provare a dimostrarlo. Perché l'alternativa è solo il progressivo impoverimento e la definitiva uscita di scena

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