giovedì 12 gennaio 2017

Muore la lingua italiana perché muoiono gli italiani

La morte di un popolo diventa sempre più evidente, anche a partire da piccole cose che, in realtà, piccole non sono. Così all'Accademia della Crusca - quella che si era entusiasmata per la boiata del "petaloso" - si sono resi conto che la lingua italiana è destinata all'estinzione. Grazie anche a loro, incapaci di difenderla in nome del politicamente corretto. Ora tentano, timidamente, di correre ai ripari. Ben sapendo che hanno a che fare con un popolo di analfabeti di ritorno, malati di esterofilia. E scoprono, solo oggi, che la prevalenza dell'inglese non è un obbligo morale né una sconfitta annunciata ed inevitabile. Perché altri Paesi di lingua neolatina, altri popoli provano a difendersi. I francesi, gli spagnoli. Ma per la Crusca i francesi sono troppo duri e rischiano di scivolare nel ridicolo, con la tutela della propria lingua. L'Italia, invece, troppo dura non è. E gli accademici si limitano a fornire un lunghissimo elenco di parole destinate ad essere cancellate perché nessuno le utilizza più, visto che il popolo di analfabeti ne ignora il significato. Ma il servilismo nei confronti dei padroni del mondo non si ferma alla lingua. Anche le mode, gli atteggiamenti, seguono pedissequamente i dettami d'Oltreoceano o di Oltremanica. Peccato che, nonostante la velocità delle comunicazioni, al gregge italiano le notizie arrivino con anni di ritardo. Lo snowboard, negli Usa, sta passando di moda, ma gli imitatori italiani non se ne sono ancora accorti. D'altronde bisognerà ben svuotare i negozi delle tavole, prima di imporre una qualsiasi altra novità emersa negli Stati Uniti. E lo stesso vale per il cibo. In giro per il mondo le catene di fast food iniziano ad essere disertate. Il pasto veloce, per garantire più ore di lavoro, si è scoperto che è controproducente sul fronte dell'efficienza e della produttività. Meglio una pausa più lunga per poi ricominciare con una migliore condizione psicofisica. In Italia non se ne sono accorti e puntano ad eliminare la pausa pranzo. Quanto alla lingua, gli italiani conosceranno a perfezione l'inglese quando il resto del mondo avrà cominciato a parlare in cinese e in spagnolo.

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