venerdì 22 dicembre 2017

Rajoy annientato, candidato ideale per Berlu

Rajoy, praticamente un genio. Il premier spagnolo ha sfidato i catalani ed ha perso. Il suo partito, quello dei popolari, è stato annientato dal voto imposto da Rajoy dopo aver sbattuto in galera o costretto all'esilio i suoi avversari. I catalani, però, hanno confermato il successo degli indipendentisti ed ora Madrid dovrà decidere se imporre con la forza un legame che, a livello popolare, è stato ormai spezzato. Rajoy pare intenzionato a proseguire con il commissariamento della Catalogna sino a quando i catalani non si adegueranno alle imposizioni di Madrid e voteranno per un governo che piace al leader dei popolari. E pazienza se a Barcellona i popolari non esistono più. Un genio, indubbiamente. Berlu potrebbe persino lanciarlo come possibile candidato a guidare il governo italiano, proseguendo nel suo elenco di assurdità che ora comprende anche il non rimpianto Frattini. Eppure il disastroso esempio spagnolo dovrebbe insegnare qualcosa al centro destra italiano. Invece nulla. Il partito Mediaset prosegue nella sua guerra contro le ali destre dello schieramento. Ieri ennesima perla del Tg5 Prima Pagina, con il conduttore che ha sostenuto una matrice di estrema destra per l'auto lanciata contro la folla in Australia. Eppure il conduttore era regolarmente in servizio anche oggi. Neppure una parola di scuse. D'altronde nessuno poteva illudersi che Mimun sarebbe comparso in video per scusarsi con i telespettatori. Ma è davvero possibile una alleanza nel centro destra con chi rappresenta il partito Mediaset? Con chi spara menzogne contro gli alleati? Qual è la credibilità di un simile cartello elettorale? Prima di decidere chi sarà il candidato premier, le destre dovrebbero chiedere a Berlu un radicale cambiamento dei vertici e dei conduttori del Tg5, almeno come segnale di correttezza nei rapporti tra partiti.

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