lunedì 22 giugno 2015

La decrescita non può essere solo uno slogan

Per i sondaggisti gli italiani sono populisti quando la maggioranza degli intervistati si schiera contro il pensiero politicamente coretto, ma sono avveduti ed intelligenti quando confermano le opinioni espresse dai potenti di turno. Così l'entusiasmo dei sondaggisti e dei politici e' andato alle stelle di fronte al sondaggio che evidenzia come la maggioranza degli italiani sia contraria ad un progresso senza limiti e senza controlli. "Gli italiani - spiegano i giornalisti di servizio - sono in sintonia con la proposta del Papa di puntare alla decrescita in alcune aree del mondo". Ovviamente i risultati sono un po' diversi ma la dis informazione italiana non va per il sottile. Tra il rifiuto della clonazione umana e la decrescita economica c'è una qualche differenza che, evidentemente sfugge ai media. Così come sfuggono alcuni altri aspetti della proposta papale. Perché, ad esempio, Bergoglio ipotizza una decrescita nei Paesi più ricchi ed avanzati, dunque anche l'Italia nonostante i danni del bugiardissimo,  a favore di una crescita più consistente nei territori più arretrati economicamente. Una prospettiva che si scontra con le attuali forme di globalizzazione. Perché o i territori svantaggiati crescono puntando soltanto sull'autarchia economica, oppure avranno maggiori difficoltà a vendere i loro prodotti sui mercati avanzati che si impoveriscono. Per fare un esempio semplice, i prodotti africani destinati all'esportazione avranno minori spazi di mercato in un'Italia in decrescita, alle prese con l'austerità (seppure interpretata come maggior serietà) e con una povertà crescente. Ma c'è anche una seconda enorme contraddizione. L'Italia e l'Europa in decrescita avranno anche minori risorse da destinare al mantenimento degli invasori in arrivo da altri Paesi. Ed avranno minori risorse da destinare alla sanità, alla scuola, alla sicurezza, alle pensioni dei propri abitanti. L'Italia vede calare la quota di Pil legata alla manifattura mentre crescono i servizi. Ma anche un settore con enormi potenzialità di crescita, come il turismo, verrebbe penalizzato da una nuova austerità. Niente vacanze o, tutt'al più, ridotte a pochissimi giorni in località non particolarmente attraenti per evitare spese eccessive. Niente hotel, niente ristoranti, niente acquisti. Una nuova moralità. Bellissimo. Un po' meno per i camerieri dei ristoranti, per le commesse dei negozi, per i cuochi degli hotel. E per i vampiri del fisco italiano che incasseranno sempre meno, con sempre minori risorse da investire nel Paese. Perché, per una decrescita che non sia del tutto disastrosa, occorre molto di più di qualche frase ad effetto e di qualche sondaggio su uno slogan inventato sul momento. In ogni caso tra un nuovo modello di sviluppo ed un uomo clonato esistono ancora alcune differenze.

2 commenti:

  1. CONSIDERAZIONI TALMENTE LOGICHE- VOGLIAMO DIRE DI COMUNE BUON SENSO ?- CHE DIMOSTRANO COME I BUGIARDISSIMI SIANO IN ASSOLUTA DELINQUENZIALE CATTIVA FEDE. PERCHE' IMBECILLI FINO ALL'ABISSO, NO, NON E' CREDIBILE.

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  2. anche io ho dei dubbi sulla loro buona fede. ma è anche vero che ormai sono di una ignoranza abissale, legati solo a slogan politicamente corretti e privi di ogni riferimento al dato di realtà

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