martedì 20 ottobre 2015

Nel sonno di Salvini e Meloni riappare Berlu

Berlu torna in campo. Contro il bugiardissimo? No, ovviamente. Contro Salvini. Per recuperare la leadership del centro destra e garantire la sconfitta al prossimo giro. D'altronde, dopo una primavera con i botti ed un'estate in calando, l'autunno ha silenziato il lider maximo della Lega. I sondaggi non lo premiano più ed anche la vicenda giudiziaria della Regione Lombardia, dove in galera e' finito un esponente di FI, ha penalizzato più la Lega che non il partito di Berlu. Giusto, in fondo. Così Maroni impara a farsi guidare dalla compagnia delle opere e da CL. Ma tutti i grandi progetti di Salvini dove sono finiti? Tutti i gruppi di intellettuali che aveva citato Antonio Rapisarda nel suo "All'armi siam leghisti" sono evaporati? O, semplicemente, si sono stancati di aspettare il salto di qualità della Lega?  Dove è finita l'elaborazione di un programma d'avanguardia basato sul lavoro dei think tank? Cosa e' rimasto, oltre alla felpe con le scritte? E allora diventa inevitabile una ripresa di Berlu, che del nulla cosmico e' l'imperatore assoluto. Banalità e luoghi comuni, accompagnati da colpi da maestro come la visita in Crimea insieme a Putin. La Lega filo russa, giustamente filo russa, non ha fatto decollare i suoi progetti impreditoriali basati sui rapporti con Mosca e Berlu si è ripreso la scena internazionale proprio alla vigilia dell'offensiva russa in Siria. Chapeau! Era inevitabile, considerando che Salvini ha affidato a persone sbagliate il rapporto internazionale. In teoria esisterebbe anche Meloni, sulla scena. Anzi, i sondaggi la pongono in cima alle preferenze. Per quel che valgono i sondaggi e tenendo conto che Fdi resta al di sotto del 5% anche nei sondaggi più favorevoli. Ma i programmi di Meloni, al di la' delle beghe sui soldi della Fondazione di An? Il ruolo internazionale di Meloni? Il ruolo extraurbana o di Meloni? Dove sono finiti i tanti progetti annunciati in vista dell'assemblea? Dove è finita l'attività della Fondazione? Un altro inutile convegno sul nulla o sul nostalgismo più sterile, magari? Così un centro destra sempre più stantio si ritrova a fare i conti con Berlu. Il sonno degli altri leader genera il ritorno del cavaliere disarcionato.

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