martedì 2 febbraio 2016

Studenti in azienda? Nessuno li vuole, solo il bugiardissimo

Che meraviglia la "Buona scuola" del bugiardissimo. Bisogna far incontrare il mondo dell'impresa e quello della scuola, hanno spiegato uomini e donne del governo. Mentre le associazioni di categoria non perdevano occasione per lamentarsi di ragazzi che non avevano la più pallida idea di cosa fosse il mondo del lavoro. Dunque tutti felici perché da quest'anno, gli studenti del terzo anno di licei, istituti tecnici e professionali, saranno obbligati a lavorare gratis in aziende, musei, ospedali, uffici. C'è solo l'imbarazzo della scelta. No, c'è solo l'imbarazzo. La scelta proprio non c'è. Perché le aziende che tuonavano contro una scuola che non prepara al lavoro sono le stesse che, ora, rifiutano di accogliere gli studenti. "Non siamo attrezzati, non siamo adeguati, non sappiamo cosa far fare ai ragazzi". L'unica possibilità di scelta e' tra le giustificazioni addotte per non farsi carico degli studenti. Ormai i presidi sono arrivati all'accattonaggio dei posti per i ragazzi. Si scomodano conoscenze, amicizie, di tutto. Pur di piazzare da qualche parte gli studenti. E non importa se, poi, non avranno nulla da fare in azienda. Forse le fotocopie, forse sposteranno faldoni, forse collocheranno il foglio A nella cartella A per poi mettere tutto in archivio sotto la lettera A. L'importante è obbedire alle direttive del bugiardissimo e dei suoi ministri. E non importa se l'esperimento si rivelerà un fallimento. Sarebbe stato meglio lasciare i ragazzi a studiare piuttosto di parcheggiarli in questo modo? Certo, ma bisogna buttar fumo negli occhi e dimostrare che la scuola sta cambiando. In peggio, ma è un altro problema

2 commenti:

  1. ...C'era una volta la generazione perduta di Monti -di cui fa,faceva, parte mio figlio- adesso ci sono le generazioni perdute o sfruttate del bischero. per quanti anni a venire ?

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