mercoledì 5 luglio 2017

Boeri, così bugiardo da poter governare

Boeri scende in campo per un posto da presidente del consiglio. Dopo le menzogne del bugiardissimo e di Gentiloni è il presidente dell'Inps a lanciarsi nella gara a chi mente di più. Ma le bugie di Boeri sono ancora più gravi perché non si limitano ad abbellire una realtà che bella non è. Boeri punta a favorire l'invasione italiana, spingendo il Paese verso il baratro. Il presidente dell'Inps non si accorge dell'esercito di migranti che chiedono l'elemosina di fronte a supermercati, chiese, negozi. Non vede gli spacciatori che colonizzano interi quartieri. Non vede i lavoratori in nero. Macché, lui si accorge solo di quelli che lavorano con un contratto regolare. E che, per il 70%, hanno un contratto da operaio con salari da fame che non bastano a pagare le pensioni attuali e tantomeno a garantirle a chi sta lavorando. E non considera i costi per sanità, scuola, giustizia, case, ordine pubblico. Dimentica, Boeri, che il lavoro evolve verso la robotizzazione e l'industria 4.0. Ciò significa che ci sarà sempre meno bisogno di operai. Dunque le nuove risorse dovranno essere mantenute in quanto disoccupate. E dimentica, Boeri, che aver favorito la crescita irresponsabile dell'esercito industriale di riserva (come spiegava Marx) ha determinato un abbassamento dei salari e la cancellazione dei diritti. Provocando una disoccupazione record di italiani, con quasi il 40% di disoccupazione giovanile. Chi paga i costi di questa mancanza di lavoro? Boeri se ne frega. D'altronde lui è quello che aveva messo in guardia contro pensioni eccessivamente generose. Non le pensioni d'oro, ma quelle che non arrivano ai 2mila euro ma che consentono di vivere decentemente. E Boeri aveva spiegato che chi vive decentemente muore più tardi. Con gravi ripercussioni sui conti Inps. Disgustoso. Talmente disgustoso che il centro destra, qualora vincesse, potrebbe subito riconfermarlo. Così come era successo con Moretti al vertice delle ferrovie. E come vorrebbe fare il bollito di Arcore con Alfano. Il disastroso Alfano, l'inetto Alfano che ora sta spaventando l'Austria che osa difendere i propri confini. Tutti al Piave, a difendere i confini dall'invasione straniera. Ma questa volta tutti schierati sull'altro sponda del fiume sacro. Gli invasori non arrivano dalle Alpi

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