mercoledì 13 marzo 2013

Chi spiega al Pdl che il problema dell'Italia non è solo la giustizia?

D'accordo, c'è un accanimento giudiziario contro Berlusconi. Palese, evidente, indecente. Tutto quel che si vuole. Però i parlamentari del Pdl, eletti dal popolo italiano, dovrebbero tentare di capire che questo stesso popolo ha ben altri problemi. La disoccupazione, ad esempio. Grazie alla delirante riforma Fornero votata anche dagli stessi parlamentari che si indignano solo per la giustizia. O la crisi delle aziende. O la mancanza di futuro per i propri figli. O la povertà crescente. O la pensione sempre più magra e sempre più lontana, sempre grazie alla Fornero e al sostegno garantito anche dai parlamentari Pdl. Ecco, mentre Pd e Grillo valutano se accordarsi o se tornare alle urne, il Pdl pensa solo alle vicende giudiziarie di Berlusconi. E' comprensibile, visto che la rimonta del partito è stata merito esclusivo del Cavaliere. Ma questo dovrebbe indurre i parlamentari a riflettere, a pensare al futuro. Al loro futuro, perlomeno, visto che non si occupano di quello degli elettori. Quanto può andare avanti Silviuccio loro a trainare un partito di zavorre? E cosa stanno facendo al Pdl in vista di elezioni che, in ogni caso, non saranno tra 5 anni? Davvero credono che possano bastare le scuse in campagna elettorale per le candidature paracadutate nei territori? Magari dovrebbero cambiare. Magari dovrebbero cominciare a puntare su chi lavora davvero nei rispettivi territori. Il paracadutato Capezzone cosa farà per il Piemonte dove ha sottratto un seggio agli esponenti locali? Ma il vizio è comune, nel centrodestra. Anche spostandosi verso l'estrema. I Fratelli d'Italia, dopo il magro risultato, sono scomparsi dalla scena. C'era una volta Crosetto, diventato fonte di satira per la laurea tipo Giannino. C'era una volta La Russa, forse svanito in qualche discoteca, c'era una volta Giorgina Meloni, grande speranza di un'area intera ed ora impegnata ad imitare il Pdl nella sottrazione di poltrona ai territori. Qualcuno ha spiegato ai Fardelli che si può tornare a votare in tempi brevi? E che se non si degnano di far qualcosa è improbabile che moltiplichino i voti? O son tutti troppo impegnati a capire cosa fare del grande patrimonio immobiliare ereditato da An?

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