lunedì 18 febbraio 2013

Si vince solo in tv? Ed è un reato non andarci?

Le piazze o la tv? L'incontro personale o quello virtuale? La scelta di Grillo di rinunciare all'unica comparsata tv, su Sky, scatena ovviamente gli avversari. Che cercano ogni appiglio per contrastare l'onda montante dei grillini. Ma in realtà la disputa è solo pretestuosa. Grillo va nelle piazze, incontra la sua gente (e non solo la sua), dice quello che vuole e i media riprendono le sue parole d'ordine, le sue minacce, le sue denunce. Magari distorcono anche il pensiero, ma non è certo una novità o una peculiarità dei discorsi di Grillo. Ed il suo movimento cresce. Dall'altra parte tutti restano attaccati all'idea della comparsata tv. E Monti, sull'orlo di una crisi di nervi perché ha capito che il risultato non sarà entusiasmante, cerca visibilità ulteriore proponendo un confronto tv tra i tre principali concorrenti: lui, Bersani e Berlusconi. Peccato che i tre principali concorrenti siano Bersani, Berlusconi e Grillo (nell'ordine che ciascuno preferisce). Monti non c'è. E allora perché Monti e non Ingroia? Perché non Giannino? O Di Stefano? No, lui è l'unto di Re Giorgio e, dunque, ha diritto a prescindere. Non gli basta che i media si divertano a sue battute insulse, che lo incensino, che lo esaltino, che trasformino i suoi candidati miliardari in generosi filantropi (ci sarà da ridere, dopo le elezioni, quando i filantropi annunceranno i licenziamenti). Monti vuole la tv. Perché nel faccia a faccia personale va in crisi con le domande di una studentessa, di una commessa, di un operaio e di un disoccupato. E allora meglio giornalisti di comodo, con domande di comodo. O un incontro con Pierlu e Silvio, il vecchio che incalza. Per parlare di un'Italia che non è quella degli italiani che faticano a sopravvivere. Per discutere di alleanze post elettorali che serviranno a mantenere alla fame un popolo di conigli rassegnati. Ma se lunediì prossimo, dalle urne, uscirà un risultato che premierà Grillo e punirà Monti, bisognerà iniziare a chiedersi quale sia ancora l'influenza dei media tradizionali su un elettorato che è stufo di essere blandito solo per ottenere un voto. Per poi essere dimenticato dai politici e ricordato solo da Befera e dalla scandalosa Equitalia

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