martedì 26 marzo 2013

Un leader come Renzi a destra? Non serve

Michele De Feudis, su Barbadillo, riprende il tema proposto da Panebianco sul Corriere della Sera: alla destra serve un leader come Renzi. Ma ne siamo proprio sicuri? I dubbi ci sono, e pure tanti. Innanzi tutto perché Renzi può essere tutto, tranne che un leader. E' un simpatico sindaco fiorentino trasformato in un fenomeno mediatico. Ma dove sarebbe la sua statura da leader? E leader di che? Di sicuro non della sinistra. Non è un caso che una larga fetta degli elettori del Pdl (e non solo degli elettori) fosse disposta a votare Renzi in caso di primarie aperte e pure alle eventuali elezioni politiche con un Pd guidato dal sindaco toscano. Un fenomeno mediatico non ha bisogno di grandi teoremi, di idee forti, di carisma reale. Bastano i giornali, le tv, le interviste zerbinate, le copertine patinate. Ed anche il brutto anatroccolo potrebbe trasformarsi in cigno. Ancor più facile se l'anatroccolo non è brutto. Ma è di un personaggio così che ha bisogno la destra? E poi, quale destra? Il Pdl un leader, pure carismatico, ce l'ha già. Vecchio, stanco, pieno di problemi giudiziari, ma pure un grande combattente quando deve difendersi e rilanciare. Però il Pdl non è la "destra". Non è neppure un partito. E' un contenitore di cortigiani del Principe. E quando il Principe ha provato a lasciar spazio ad un improbabile delfino, il Pdl si è prosciugato. Così come è destinato a scomparire quando Berlusconi deciderà di passare la mano. Dunque non serve un leader per una formazione che non esiste di per se stessa. E non ha più un leader la Lega Nord. Squassata dalle polemiche sul cerchio magico, sulle assurdità di lanciare il Trota, sulle ruberie di personaggi incredibili. Maroni è stato un abile stratega nelle ultime elezioni, ma non ha la statura del leader. E le liti in Veneto sono la dimostrazione più evidente. Senza dimenticare che sarebbe una forzatura collocare tout court la Lega a destra. Resta, allora, la galassia che parte dai Fardelli d'Italia e si allarga alle formazioni dello zero virgola. Varie "destre", con sensibilità differenti e programmi non sempre compatibili. Cosa può avere in comune Crosetto con Fiore? O con Romagnoli? In realtà neppure con la Meloni dovrebbe avere molto in comune. Ma sono loro che dovrebbero trasformarsi nei leader della galassia destrosa? O Ignazio? Carisma neanche a parlarne. Ma in questo sono alla pari con Renzi. Dove, però, il discorso non fila è nella possibilità di creare il fenomeno mediatico a tavolino. Renzi ha il sostegno dei più grandi quotidiani italiani, delle tv, dei settimanali. A destra nessuno ha altrettanto. Dunque il fenomeno mediatico non può esistere. meglio così. Perché serve sostanza. Serve una squadra di gente capace, di gente che studia, che analizza, che propone. I soldi buttati nel cesso per i manifesti elettorali devono essere utilizzati per valorizzare le proposte, per farle conoscere. Serve una squadra di persone che non spariscono dopo le elezioni perché sono pigre. Serve gente che lavori davvero, non leader vuoti ed abbattibili al primo cambiamento di linea editoriale dell'eventuale sponsor mediatico.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Purtroppo troppi aspettano il messia, convinti che provvederà a risolvere tutto e ad ovviare alle loro incapacità

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