lunedì 24 marzo 2014

Corsi obbligatori di francese per la fallimentare destra italiana

Era la destra più stupida d'Europa. Ora quella francese si è trasformata nel traino di tutto un movimento che, ad Ovest, ha seri problemi di decollo e rischia una clamorosa sconfitta. Certo, il Front National di Marine Le Pen ha poco in comune con i movimenti nazional rivoluzionari dell'Est. Ma, a parte un'interessante intervista di Pravy Sector su Noreporter, per il momento l'incidenza delle attività in Europa dell'Est non incidono sulla realtà dei Paesi dell'Ovest. La Francia, al contrario, incide eccome. E il Fn fa paura. Tanta paura alla gauche caviar che vota per il nulla Hollande o al centrodestra bollito che preferisce il blabla Sarkozy. Non c'è alcu dubbio sul fatto che Marine Le Pen abbia annacquato, e non poco, le posizioni del padre Jean Marie. Ma il Mussolini del 22 era più annacquato di quello del 19. Perché l'obiettivo è la vittoria, poi si discute. Primum vivere deinde philosophari. Prima vincere, parafrasando il motto latino, e il Fn sta vincendo. E se Marine non è tanto "pura", il vecchio leone non è ancora morto e Marion Le Pen sta crescendo sulla sua scia, non su quella di Marine. Dimostrando, tra l'altro, che dove esistono cervello e cuore è persino possibile creare dinastie politiche di successo. Ed allora diventa opportuno organizzare degli stage di francese per i pessimi politici italiani del centrodestra e della destra. Quelli che hanno paura della propria ombra, quelli che si accodano al politicamente corretto, quelli che si fanno dettare la linea dai media della parte avversa. Quelli che non sanno ringiovanire i quadri anche se, al posto di un vecchio leone come Jean Marie, hanno vecchi cialtroni imbolsiti ad occupare le sedie. Cuore e cervello, generosità ed intelligenza. Tutto ciò che manca in Italia. La farsa delle candidature per le elezioni regionali in Piemonte, la squallida vicenda della lite da comari all'interno dei vertici di Forzitalia. Elettori con nostalgie monarchiche che invocano la successione di sangue tra Berlu ed uno qualunque dei suoi figli. Ma Piersilvio non ci sta, perché si sente più utile a guidare le sue tv dove può parcheggiare figli e parenti vari degli ex leader del Pci e dintorni. E Marina (quella italiana, non Le Pen) non può perché è più utile in Mondadori dove può lanciare autori che sputano su suo padre, sulla sua politica e pure sulla sua azienda. Cuore e cervello. Non si comprano al mercato, e anche se così fosse la destra italiana rinuncerebbe all'acquisto. Perché costa. Così come costano giornali, tv, radio. Meglio rinunciare a tutto, meglio limitarsi al web, gratuito e con collaboratori non pagati o sottopagati. Non infastidire il manovratore. Non infastidire nessuno. Per poi indignarsi con gli elettori se, ad ogni appuntamento con il voto, disertano le urne o scelgono Grillo. A Parigi, ordunque, tutti a Parigi a scuola dalla famiglia Le Pen.

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