lunedì 3 marzo 2014

Tasi massacrante? l'Italia applaude

Bravo Matteo! Il burattin toscano è perfettamente consapevole che questa Italia di schiavi gli perdonerà tutto, a lungo. Grazie ai quotidiani schierati, come Repubblica e La Stampa. Ma grazie anche ai media obbligati a farlo per i supremi interessi del Berlu. Così il Tg5 si è trasformato in TeleMatteo, con peana ogni mattina e con la sordina alle iniziative non proprio esaltanti del giovin signore fiorentino. Ed allora Matteo va giù pesante. Impone come sottosegretaria una indagata ("Non lo farò mai", aveva assicurato), aumenta la tassazione sulla benzina ("ridurrò le tasse", aveva giurato), si scatena con la super Tasi che massacrerà definitivamente le piccole imprese a partire da quelle del commercio ("rilancerò l'economia", aveva promesso). E le reazioni? Timide, a bassa voce, quasi inesistenti. Già, attaccare il prode burattino è politicamente scorretto. Dunque si incassa in silenzio. Oddio, ad incassare è Matteo, gli altri devono pagare, e senza protestare. Perché il burattinaio Serra potrebbe prenderla male ed imporre qualche altra stangata. Così, tanto per vedere l'effetto che fa. Mentre Oscar, il suo nume eatalyano, non si preoccupa più di tanto: la sua è una clientela radical chic, la gauche caviar, mica si fa impressionare da qualche migliaio di euro in più da pagare. Mentre il rottamatore prosegue sulla sua strada. Guerra agli anziani (se crepano è meglio perché così si risparmia, un'idea da vero scout), salari da fame per i giovani, emigrazione obbligatoria per chi è senza lavoro. Massì, qualche anno in miniera in giro per il mondo sarà l'opportunità ideale per i neo ingegneri. Ed i neo laureati in facoltà umanistiche? Mica li possiamo mandare ad occuparsi di Pompei in fase di crollo o delle altre bellezze artistiche in ogni parte d'Italia. No, spediamoli a fare i braccianti in Africa, al magro soldo di qualche padrone cinese trasferito nel Continente Nero. E tutti ad applaudire l'innovatore. Felici di far la fame, felici di veder smembrare le proprie famiglie, felici di scoprire che tutti i soldi spesi per far studiare i figli sono stati completamente inutili. Lo vuole il mercato, lo vuole Serra, lo vuole il burattino. Dunque esultiamo, allineati e coperti. Il governo dei giovani farà miracoli. Perlomeno in talia. Già, perché il neoministro degli esteri italiano ha imposto ai russi di non entrare in Crimea ma Putin non ha obbedito: cattivo, o forse non conosce Mogherini..

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