martedì 1 aprile 2014

E la presidentessa dichiarò guerra al turismo

La "presidentessa" vuole gli hotel a 5 stelle per i migranti, quelli che costano all'Italia, pur senza hotel, una cifra enorme e non più sostenibile. Offrendo, magari, un soggiorno pittoresco nel Cie ai turisti che spendono per visitare l'Italia. La presidentessa può pensare ciò che vuole, può ospitare chi vuole. Ma a casa sua. Perché, nel suo ruolo, non dovrebbe ignorare una sostanziale differenza. Quella che, tra l'altro, permette a lei di ricevere un mega stipendio e di pagare un'altra montagna di soldi ai suoi troppi collaboratori. Perché il turismo, in Italia, rappresenta una voce importante del Pil. Decisamente insufficiente se confrontata con le potenzialità italiane, ma sicuramente importante. E l'intero settore vive perché i turisti arrivano, spendono, pagano gli stipendi e pagano le tasse relative. La presidentessa dovrebbe anche ricordarsi che, ancora per qualche tempo, una parte consistente del fatturato alberghiero e dei ristoranti è legata al turismo italiano. Già, perché purtroppo per i "bobo" italiani, questi fastidiosi connazionali hanno ancora il cattivo gusto di infastidire le vacanze dei radical chic con la loro inutile presenza. Italiani o stranieri, ma paganti. Mentre i migranti che tanto piacciono alla presidentessa non solo non pagano, ma costano alle casse pubbliche. Pinzillacchere, direbbe qualcuno. Mica tanto, direbbero albergatori e ristoratori. E lo direbbero pure i tanti italiani costretti a pagare le tasse per mantenere i falsi migranti che, invece, sono assolutamente stanziali nelle periferie urbane. In roulotte e, sempre più spesso, in villette riservate solo a loro mentre gli italiani non ne hanno diritto. Però è troppo facile negare i diritti agli italiani. Ci pensa già il burattino Matteo, sostenuto dai media di servizio a cominciare da TgMatteo5, con tasse e tariffe in costante aumento e costantemente nascoste. E poi provvederà con tagli alle pensioni. Degli italiani, sia chiaro. Ma la presidentessa va oltre. Il cuore oltre l'ostacolo (il cervello deve essere andato da qualche altra parte). E parte lancia in resta contro i turisti stranieri che, in Italia, sono quasi gli unici a potersi permettere hotel e ristoranti di lusso. Basta con i vostri soldi, e se proprio volete spenderli in Italia, dormite all'aperto, pagando mille euro a notte, o in camere con il bagno rotto ed il materasso sfasciato. Il vostro lusso offende chi arriva in Italia senza essere invitato e si ritrova a spacciare tutto il giorno per conquistare un reddito adeguato. Il vostro lusso, che consente di pagare le tasse e mantenere le associazioni che aiutano i migrani, ostentatelo altrove. In Francia, in Spagna, in Grecia. I vostri soldi non li vogliamo. Tutt'al più potete mandarceli senza neppure venire ad infastidirci con la vostra presenza. Li accetteremo malvolentieri, ma li prenderemo lo stesso. Così come siamo pronti ad accogliere i malati di Ebola, contagiosissimi. 100 morti negli ultimi giorni e nessun provvedimento per controllare chi arriva. Ma si provvederà, prossimamente, assicurano i responsabili. Con calma, perché la priorità è cacciare i turisti del lusso, quelli che comprano i nostri vini ed i nostri salumi. Poi, quando l'epidemia si sarà diffusa anche in Italia, si potrà provvedere a frenare gli arrivi.

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