martedì 29 aprile 2014

Ramelli chi? Non chiedetelo al TgMatteo5

Sergio Ramelli, chi era costui? Non chiedetelo alle reti dell'ex cavaliere. TgMatteo5 ignora l'anniversario di Sergio, di Carlo, di Enrico. Deve occuparsi di Dudu e delle esternazioni del suo padrone (suo nel senso di Dudu e pure di Tgmatteo5). I morti si ricordano solo quando fa comodo. E un ragazzino massacrato a colpi di chiave inglese non fa comodo. Strano che non se ne siano accorti i super duri e puri che, con Berlu, correranno alle prossime elezioni. Guidati da un capo che si occupa di cani e gatti per evitare di occuparsi della realtà quotidiana delle persone. Il lavoro? Non è importante. Tutt'al più le legioni di disoccupati potranno trasformarsi in accompagnatori di animali da città. Magari contendendo il cibo al micio nel cortile. E la politica? La decide il burattino-piazzista. Che Berlu vedrebbe tanto bene in Forza Italia, a guidare anche la pattuglia dei fasci duri e puri. Ma non è che da altre parti vada molto meglio. Tutti indignati contro le dichiarazioni di Aledanno. E perché mai? Sono assolutamente coerenti con il percorso intrapreso da anni dall'ex sindaco di Roma. Sarebbe stato peggio un ritorno, per meri motivi elettorali, sulle posizioni di un tempo. Meglio continuare, coerentemente, sulla nuova strada. Giusto, ma perché votarlo? Il problema è identico per tutti i partiti e partitini che si autocollocano nel centrodestra. Votare per chi esalta il burattino come politico del futuro? Per chi rinnega la storia personale dei propri potenziali elettori? Per chi esclude dalle liste del Nord Ovest il proprio eurodeputato "nero" per piazzarlo al Centro sperando che perda? Per chi ha gestito assessorati alla cultura offrendo spazi solo alla cultura gauchista? Tutti questi signori hanno dimenticato che, di fronte ai loro comportamenti ed alle oscene candidature, gli elettori possono tranquillamente rimanere a casa. Cambierebbe qualcosa in peggio? Se TgMatteo5 ignora Ramelli, continueranno ad ignorarlo anche i politici della sinistra che vincerà. Se Berlu esalta il burattino, il burattino continuerà ad esaltarsi anche da solo dopo la vittoria. Se la Lega ha paura dei propri esponenti "forti", non sarà la vittoria della sinistra a creare maggiori paure. Se gli assessori del centrodestra sostengono solo la cultura della sinistra, non cambierà molto con la vittoria della sinistra. O forse sì. Perché, troppo spesso, a sinistra c'è maggiore attenzione e rispetto nei confronti della cultura di destra di quanto non capiti nella destra stessa. La sinistra offre spazi di confronto che la destra nega al proprio mondo. Per vigliaccheria o per ignoranza? Non importa. L'importante è che questa paccottaglia venga spazzata via al più presto, con i suoi esponenti bolsi, impresentabili, inaccettabili. E solo sulle ceneri si potrà ricostruire.

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