venerdì 24 febbraio 2017

Le "visioni" dei Le Pen contro gli ordini della Silicon Valley al bugiardissimo

Il bugiardissimo vola in California per farsi suggerire i nuovi ordini da applicare in Italia. Passa dai banchieri della City ai padroni delle multinazionali che controllano il pianeta con Google e Facebook. Una risposta ben più chiara di quella di Del Rio ai taxisti. Per il bugiardissimo il futuro è Uber, certo non Flixbus che ha il torto di essere europeo e di far lavorare le aziende italiane degli autobus, invece di sfruttare i singoli automobilisti. Se poi i consigli all'ex premier arrivano da Fukuyama - il genio che preconizzò la "fine della storia", salvo accorgersi in grave ritardo della cantonata appunto storica - possiamo essere tranquilli che si tratterà di un disastro per gli italiani. Quali sono gli ordini di Oltreoceano? Insistere sulla precarietà spacciata per flessibilità. Insistere sull'impoverimento dell'Italia, sulla distruzione dei ceti medi, sull'eliminazione di ogni forma di tutela. Insistere sull'immigrazione di massa per disporre di quello che Marx definiva "esercito industriale di riserva" per abbattere ulteriormente salari, diritti, speranze. Insomma, la solita ricetta del bugiardissimo ma elevata al quadrato. La ricetta che piace, non a caso, anche a Macron. Ossia al candidato che, in questo momento, appare vincente al ballottaggio per le presidenziali francesi. Tutti con lui, i poteri forti. Non più in nome di un antifascismo che - a più di 70 anni dalla fine della guerra - appare stupido come una polemica politica su Orazi e Curiazi. Ma in nome dell'Europa dei tecnocrati contro l'Europa dei popoli sostenuta dai populisti. Ma anche se Macron dovesse vincere e il FN spaccarsi dopo la sconfitta, il segno lasciato da Marine Le Pen sarebbe indelebile. Perché, tra un errore e l'altro, Le Pen ha proposto la visione di un altro mondo, di un'altra realtà, di un altro futuro per la Francia. Non le solite banalità degli slogan contro questo o contro quello. Non gli ordini della Silicon Valley per asservire l'Italia. Una visione. Magari non realizzabile in toto, ma i popoli ridotti alla fame hanno bisogno di sognare un futuro diverso da quello della schiavitù. E nel silenzio quasi assoluto, anche Jean Marie Le Pen ha presentato la sua visione della Francia del futuro. Divisi in famiglia, divisi in politica, ma i due Le Pen sono uniti dalla consapevolezza che occorra volare alto per ridare forza e speranza a popoli disperati. Ora occorrerebbe che la capacità di proporre una visione superasse il confine tra Monginevro e Claviere. Per diffondersi in Italia e andare al di là della lotta su uno stadio, sulle piante di banane o sugli accordi post elettorali per portare conduttori televisivi a Mediaset a costo ridotto.

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