giovedì 6 aprile 2017

Nessunluogo contro qualche luogo: gli oligarchi non ci sopportan più


Amate la vostra terra? Sentite l'importanza delle vostre radici? Magari vi piacciono pure i piatti del territorio e qualche volta vi scappa una frase nella lingua materna? Allora fate proprio schifo. Siete "somewhere", appartenete alla categoria dei "qualche luogo". Dovreste essere soppressi ma gli "anywhere", i "nessunluogo" sono tolleranti e vi concederanno di sopravvivere nella vostra fanchiglia putrida. Lo spiega Federico Varese, che insegna all'Università di Oxford e che, ovviamente, fa parte dei nessunluogo. Ossia l'oligarchia dominante composta - scrive sulla Stampa, il quotidiano del pensiero unico obbligatorio - da coloro che non si sentono legati ad alcun luogo, "hanno un'ideologia moderatamente liberale, basata sui diritti umani universali, sono istruiti, progressisti e hanno cambiato casa diverse volte nella loro vita". Nulla da spartire con quei buzzurri dei qualcheloghisti, "nazionalisti, vivono vicino al luogo dove son nati, lavorano nel settore privato, spesso con stipendi da fame, e non sanno che farsene della libertà di viaggiare liberamente in Europa". Ignoranti, puzzoni, magari sognano di fare gli artigiani perché "tanto loro a Oxford non ci metteranno mai piede". E soffrono la concorrenza con i lavoratori del centro e sud Europa "i quali, a loro volta, intasano gli ospedali e scuole pubbliche". Che meraviglioso quadretto descrive questo cervello (?) in fuga dall'Italia. Con l'immagine fantastica dei lavoratori italiani che intasano scuole e ospedali inglesi quando, invece, dovrebbero essere lasciati nella loro ignoranza ed alle prese con le malattie. Avranno, perlomeno, la pellagra, questi contadini mangiatori di polenta che si spacciano per connazionali di siffatto docente. Bisognerà arrivare, in qualche modo, ad una separazione tra i due mondi. L'Europa a due velocità deve essere basata sulle differenze non tra Paesi ma tra gruppi di esseri umani. Da un lato gli oligarchi politicamente corretti, con diritti civili e mega retribuzioni, dall'altra gli schiavi, i servi della gleba legati a radici, a tradizioni. Gli schiavi devono restare nell'ignoranza e non devono essere retribuiti. Felici di poter servire gli oligarchi nessunluogo. E non soltanto in Inghilterra. La cosmopolita Parigi non può confondersi con la Douce France popolare. Meglio la canaglia delle banlieues piuttosto del pescatore bretone o del paysan du Midi. E in Italia meglio il cda di Banca Etruria piuttosto dei pastori sardi che hanno regalato le pecore ai pastori abruzzesi terremotati e dimenticati dallo Stato degli oligarchi.

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