venerdì 1 settembre 2017

L'offensiva mediatica su migranti ed economIa per salvare il governo

Le elezioni si avvicinano e il sistema, consapevole della rabbia che cresce nel Paese, corre ai ripari con una disinformazione a 360 gradi. Le nuove risorse boldriniane si dedicano allo stupro sistematico? E la disinformazione di regime ricorda che, su 4 stupri finiti nelle notizie di cronaca di ieri, ben 1 era opera di un italiano. E se a Roma una grande risorsa lancia sassi contro i bambini italiani provocando la furia di un quartiere, la disinformazione provvede subito a titolare su una rissa tra un ragazzino italiano ed uno straniero ad Acqui. Prognosi di 5 giorni, in pratica gli effetti di un pugno, ma il sindaco è pronto a costituire la città parte civile. Sugli scippi e sui reati commessi dalle grandi risorse, invece, nessuna decisione analoga. Ovviamente non basta. Bisogna raccontare agli italiani che le riforme del governo Gentiloni e, prima, del bugiardissimo, funzionano meravigliosamente bene in campo economico. E se la disoccupazione giovanile torna a crescere, è solo per effetto di una rinnovata fiducia. E se aumenta il precariato, è solo perché siamo moderni e all'avanguardia. Ma la disinformazione prosegue sulla politica estera. Gli Stati Uniti  chiudono alcuni consolati russi? È solo la ritorsione (sacrosanta, si intende) per le espulsioni decise in passato da Putin nei confronti dei diplomatici statunitensi. Nessuno che ricordi come le espulsioni fossero la risposta russa alle analoghe decisioni americane. Non poteva mancare l'autoflagellazione per il criminale nazista Colombo Cristoforo, accusato dal politicamente corretto Usa di essere uno stragista. Nessuno che ricordi ai politicamente corretti che sono loro i discendenti dei massacratori di nativi. E che la loro festa del 4 luglio è il simbolo dell'occupazione e dello sterminio, non il giorno della scoperta dell'America da parte di Colombo. È evidente, però, che da qui alle elezioni bisognerà convivere con questa informazione- immondizia. Sia perché i canali Rai sono blindati a favore del governo, sia perché Cairo punta,  con La7, ad occupare le posizioni della sinistra radical chic, sia perché il Tg5 berlusconiano è il notiziario di punta filo governativo. Le opposizioni hanno a disposizione il Fatto Quotidiano e le poche copie del trio Giornale, Verità, Libero. La rete è sempre più controllata e censurata. Radio e tv locali non piacciono alle destre che hanno confinato enormi risorse nell'inutile cassa dell'ancor più inutile Fondazione di An.

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