mercoledì 14 novembre 2012

Scuole senza soldi, servono per i lacrimogeni

Polizia e carabinieri che manganellano i dimostranti in Sardegna, a Napoli. Una città dopo l'altra. E' la brutta immagine di un governo che si difende, e difende gli speculatori, picchiando il proprio popolo. Lavoratori senza futuro grazie alle imposizioni dell'Europa, pensionati che non sopravvivono perché i loro soldi servono ad ingrassare i banchieri in Italia e all'estero, giovani che come unica opportunità hanno quella di emigrare. Ma non devono protestare, non devono lamentarsi. Per non far piangere la Fornero, per non irritare la culona Merkel che ha già dichiarato di trovare inaccettabili gli scioperi di protesta in Grecia. Ed allora i giornali di servizio scatenano l'indignazione per una lettera stupida inviata alla figlia della Fornero, ma evitano ogni indignazione di fronte alla disperazione di chi non sa come sfamare i figli o come pagare un affitto. E allora vai con la repressione. Perché chi perde il lavoro e non ha più soldi dovrebbe avere il buon gusto di suicidarsi in silenzio, senza infastidire i tecnici e l'Europa. Ma se si azzarda a protestare, i soldi per comprare i lacrimogeni il governo li trova. Magari sono i soldi sottratti alle scuole per la sicurezza, l'innovazione, la ricerca. Perché il denaro serve per i manganelli, gli idranti, gli scudi.

1 commento:

  1. polizia e carabinieri dovrebbero con l'esercito ribellarsi a questi criminali e mettersi dalla parte del cittadino..i lacrimogeni tirarli addosso a questi cialtroni,incapaci.

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