venerdì 5 aprile 2013

Renzi entusiasma chi non vuol conoscerlo

Matteo Renzi si è mosso. Certo, non è la Grande Proletaria sostenuta da Pascoli, ma l'entusiasmo che ha accolto il vagito del sindaco di Firenze non è stato da meno. Renzi salvatore della Patria, a destra come (forse un po' meno) a sinistra. E sicuramente al centro, anzi al centrino montiano. Non c'è dubbio: l'entusiasmo dei padroni della Kamchatka è più che giustificato. Lascia perplessi la felicità a destra e sinistra, tra elettori che dovrebbero avere interessi decisamente diversi da quelli di un Renzi che è l'esponente di punta di speculatori internazionali, banchieri d'affari, grandi affaristi interessati solo ai propri guadagni. Ma Renzi è il nuovo, assicurano i suoi fans. E' vero, fa gli interssi dei soliti banchieri ma ha una faccia nuova, giovane. Promette di togliere i finanziamenti ai partiti perché lui, Renzi, i finanziamenti li riceve direttamente dai banchieri. Per puro spirito caritatevole? Per mecenatismo? Oddio, si è liberi di credere anche a Babbo Natale. Ma quali sono le grandi innovazioni promesse dal sindaco fiorentino? Nessuna tutela reale delle fasce deboli, nessuna garanzia dei posti di lavoro, nessuna rinegoziazione del debito pubblico, nessuna eliminazione di Equitalia. Come Bersani, in pratica. La differenza è solo nel taglio dei finanziamenti ai partiti. In termini di risparmio è un'inezia, ma in termini di immagine è importante. Soprattutto per chi non deve chiedere i soldi ai disoccupati, ai precari, ai giovani, agli anziani. Dal commesso dei banchieri europei (Monti), al commesso degli speculatori internazionali. Non è detto che sia proprio un affare. Ma l'entusiasmo, nel centrodestra, è motivato anche dall'assenza di un candidato forte da contrapporre a Renzi. "Il Pdl è Berlusconi", ha chiarito ieri la Santanché. Ha ragione, ma forse non è una grande prospettiva. Tantomeno un grande apprezzamento nei confronti di una classe dirigente del Pdl che è assolutamente inesistente. Ma Renzi deve fare il candidato anche del centrodestra? O dal cilindro uscirà un'alternativa? Ieri, su fb, si è ipotizzata una candidatura di Giorgia Meloni contro il sindaco di Firenze. Giovane, abbastanza nuova, poco compromessa con l'esperienza precedente. Bene, ma su che basi? Con quale programma? E dov'è finita dopo il voto certo non brillante? Con quale squadra? Meloni come nome nuovo per riciclare i soliti La Russa, Quagliariello, Capezzone, Bondi e compagnia di giro? In tal caso potrebbe evitarsi la fatica di una discesa in campo. Renzi, almeno, è al servizio di finanzieri con nomi nuovi. Sarebbe bello che Meloni potesse presentare un gruppo di centri studi nuovi, intellettuali diversi dai soliti, economisti meno compromessi. Sarebbe bello..

3 commenti:

  1. Confesso - e molti amici 'sta cosa non l'hanno compresa - ma alle primarie ebbi a tifare proprio per Renzi, con la speranza che, una volta eletto (e vinte le elezioni il CSx, perché con lui le avrebbe stravinte!), gli Italiani avrebbero capito prima chi è (e cosa...) che sta dietro a quella sua maschera. Bah, che Iddio ci aiuti.

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  2. aiutati che il ciel t'aiuta..

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  3. [parole in libertà...] Renzi almeno liquiderebbe il vecchi apparato PD che continua a governare certe regioni come se fossero la Germania Est (vedi Toscana)...almeno si spera ... per il resto, a mio avviso, è solo un bimbominkia, un pupazzetto ma può avere un ruolo in parte salutare . La Meloni ? Insignificante, non può reggere contro Renzi. Tutt'al più Maroni, o meglio Tremonti... bah, bel casino ...

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