giovedì 5 ottobre 2017

Catcom alla riscossa, insieme a Bonino

Ritornano i catcom ma, questa volta, in veste aggiornata con l'inserimento dei radical chic alla Bonino. Una marmellata unita solo dalla passione per l'invasione senza limiti, con la conseguente eliminazione degli italiani. Pisapia, le organizzazioni immigrazioniste sostenute da monsu Bergoglio (Sant'Egidio, Caritas, Acli) e una spruzzata di radicali. Una spruzzata perché, a livello numerico, i fans nostalgici di Pannella sono 4 gatti ma ottengono una visibilità spropositata sui media di servizio. Così il panorama politico si gode il nuovo soggetto, collocato tra il bugiardissimo e Bersani. Un nuovo soggetto pronto a scaricare proprio il bugiardissimo in caso di una netta sconfitta dell'ex premier per far vita ad una nuova alleanza che vada dalla sinistra estrema sino ai "responsabili" di Forza Italia che avrebbero la benedizione non solo di Bruxelles ma anche del Vaticano. E pazienza se questo si rivelasse fatale per gli italiani e per una Italia sempre più espressione geografica dell'Africa. La marmellata buonista e globalista non ha una sola idea decente su come rilanciare il Paese, ma in compenso ha tanti progetti per rendere esplicito lo schiavismo in nome del mercato e dell'accoglienza. Ce lo chiede il mercato e ce lo chiede monsu Bergoglio. Cosa c'è di meglio? Far convivere la logica dello sfruttamento che tanto piace a Bonino con quella del "prima gli invasori " che piace alla chiesa. L'esercito industriale di riserva si espande e trasforma tutti in manodopera sfruttata e ricattata. Ius Soli a gogo' e case per i migranti tolte a chi è colpevole di essere un indigeno e non un allogeno regolarizzato. Nei prossimi mesi, in vista delle elezioni, dovremo aspettarci una sovraesposizione mediatica di Bonino e compari. Magari con qualche comparsata di Pascale dudumunita e di Brambilla per spianare la strada agli accordi post voto.

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