sabato 13 ottobre 2012

Dal Papa Re al Marchese del Grillo: il potere sempre più arrogante

Siamo tornati al Papa Re, o più modestamente al Marchese del Grillo. Magari allo sceriffo di Montingam ed ai suoi scherani. Ma il disprezzo nei confronti dei sudditi è ormai assoluto. Ad ogni livello. Re Giorgio, convinto di essere un monarca assoluto, ritiene di avere quell'immunità assoluta che i giudici di Palermo gli contestano. Lui può parlare fin che vuole, dire ciò che gli pare, e nessuno si azzardi ad ascoltare. Punto e basta. E la poliziotta coinvolta nell'orribile vicenda del bambino di Padova? Non ha importanza se avesse o non avesse ragione. Di fronte alla richiesta di spiegazioni, lei emula Alberto Sordi che nelle vesti del Marchese del Grillo chiarisce i ruoli: "io so io e voi nun siete un cazzo". La signora è solo meno sboccata: "Io sono un'ispettrice di polizia e voi non siete nulla, non vi devo spiegazioni". E il ministero che la prova a difendere peggiora la situazione: voleva dire che la persona che chiedeva spiegazioni non era direttamente coinvolta. E allora? Noi paghiamo le tasse per mantenere l'ispettrice e lei le spiegazioni le deve a noi in quanto cittadini, non in quanto direttamente coinvolti. Se no pagheremmo le tasse in base al coinvolgimento. E poi non è il governo di Montigam che vorrebbe trasformare i sudditi in delatori fiscali? Tutti coinvolti come spie, non come aventi diritto a spiegazioni.D'altronde l'arroganza contraddistingue tutti questi incompetecnici. L'Ilva inquina, secondo i magistrati. E chi se ne frega, replica il ministro. Cambiamo le regole e l'inquinamento sparisce. La gente intorno continuerà a crepare? Sì, ma con le nuove regole. Son soddisfazioni. E il ministro dell'Economia, Grilli? Viola totalmente lo Statuto del contribuente, imponendo la retroattività delle strangate. Non si può? E chi se ne frega. Ovvio che l'arroganza si propaghi. E a Torino la Polizia Municipale si inventa persino posteggi irregolari su angoli inesistenti. Incroci tra due corsi paralleli che, sulla base di quello che si doveva studiare alle elementari, non possono incrociarsi proprio perché paralleli. Ma al vigile questo non interessa, forse era assente quando si spiegavano le rette parallele.

Nessun commento:

Posta un commento