mercoledì 5 dicembre 2012

Due Italie, sempre più lontane, con i giornali al servizio del potere

Da un lato i treni ad alta velocità, dall'altro le carrozze lerce e superaffollate per i pendolari. Da un lato i sedicenti vip, osannati dai giornali ed impegnati a tutelare solo loro stessi ed i loro figli; dall'altro il terzo dei giovani italiani senza lavoro e senza prospettive, con genitori alle prese con chiusure di aziende,licenziamenti, pensioni da fame. Due Italie, ormai. Che non si parlano, non si capiscono, non hanno nulla in comune. Un'Italia che affolla i ristoranti stellati e le cliniche di lusso; un'altra Italia che ormai va in pizzeria solo con le offerte di Groupon e con le stesse offerte si concede le visite mediche. E in mezzo ci sono i media, con giornalisti trasformati in trombettieri del principe e degli oligarchi. Paginate su paginate dedicate alle spese dei padroni, ai colpi di genio del ministro di turno. L'importante è utilizzare i media per difendere le misure che massacrano il popolo e ingrassano gli speculatori ed i loro servitori. E poi ci si chiede perché i giornali vendano sempre meno.

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