venerdì 3 maggio 2013

Il compagno della Trilateral: Santoro

D'accordo che cambiare idea si può e che gli extraparlamentari di sinistra si sono spesso trasformati nei cani da guardia del potere. Ma vedere Michele Santoro trasformato nello strenuo difensore della Trilateral, di Bilderberg, della Bce e della Banca d'Italia appare davvero eccessivo. Invece le milionate di euro incassate alla guida dei suoi programmi tv lo hanno reso uno strenuo difensore dei poteri forti. E di fronte alla disoccupazione dilagante, alla povertà devastante, alla rabbia montante, la ricetta di Santoro (ma non è che Cofferati abbia avuto dei guizzi sostanzialmente diversi) è semplicissima: continuiamo a far distruggere l'Italia dalle politiche criminali della Merkel e della Banca Centrale Europea. Continuiamo a rovinare il tessuto produttivo per far contenti gli speculatori alla Soros o alla David Serra (il patron di Renzi). Non andiamo a Bruxelles a rinegoziare il debito e le condizioni di pagamento, ma limitiamoci a chiedere un poco di elemosina. L'Imu? Indispensabile. Paghiamo e stiamo zitti. In cambio, secondo Santoro e Cofferati, potremo ricevere qualche aiuto da destinare esclusivamente alle fasce più povere, immigrati compresi, in modo che non muoiano realmente di fame. Siamo tornati al peggiore 800 in salsa inglese. Non lo sviluppo ma la carità. Pagata, a caro prezzo, dal ceto medio che dovrà continuare ad impoverirsi per pagare Imu e balzelli vari. Mentre i poveri alla fame useranno la carità non per rilanciare i consumi interni, troppo cari, ma per acquistare prodotti scadenti, d'importazione, importati ed a rischio salute. Era patetico, il compagno trilateralista Santoro (seguace dell'Annunziata, evidentemente), quando spiegava che si devono abbassare le tasse sui lavori di ristrutturazione. Peccato che chi paga l'Imu non abbia poi i soldi per le ristrutturazioni, neppure se detassate. Ma a Santoro questi particolari sfuggono, dall'alto dei suoi milioni. E si trova in buona compagnia, tra il compagno merkelizzato Cofferati ed il vuoto pneumatico del sindaco di Alessandria. Perché invitare in tv un politico che nulla ha da dire se non luoghi comuni? Una banda di compagni anestetizzati, dove il povero Vauro appare sempre più fuori luogo con i suoi tiramenti veterocomunisti.

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