I
sondaggi premiano la discesa in campo di Marina. Berlusconi? No, ovviamente.
Marine Le Pen. Che, con il Fronte Nazionale, avrebbe superato di 1 punto
percentuale il centrodestra dell’Ump (i neogollisti trasformati in Sarkoziani
senza arte né parte) nelle intenzioni di voto per le Europee mentre socialisti
e sinistra arrancano nelle retrovie. Un miracolo? In assoluto, no. Perché se si
lavora bene, se si ascoltano i propri elettori, se la politica è
sufficientemente in linea con i propri millantati valori, allora si ottengono
anche dei risultati. D’altronde Marine Le Pen, oggetto di un indecente attacco
giudiziario, non è che abbia deciso di rinunciare alle sue proposte
sull’immigrazione in cambio dell’immunità, di un salvacondotto. Si va avanti,
nel nome del padre, a difesa del popolo francese, della sua cultura, delle sue
tradizioni. Poi, magari, l’offensiva mediatica dei soliti poteri forti riuscirà
a ridimensionare il successo del Fronte Nazionale. Ma per lo meno la destra
francese si gode un momento di enorme soddisfazione, trasformato dai sondaggi
nel primo partito di Francia. Tra l’altro alle Europee si vota con il
proporzionale e questo consentirà a FN, anche nella peggiore delle ipotesi, di
mandare a Bruxelles una nutrita pattuglia di parlamentari. Con tutto ciò che ne
deriva, in termini di finanziamenti e di agibilità politica interna. Dunque
nessun miracolo, ma coerenza e capacità. Però, visto dall’Italia, è proprio
questo il miracolo. Un partito che sta a destra e non si inventa un
destra-centro per accontentare i media di sinistra. Un partito che non si fa
dettare dalla sinistra le posizioni politiche sui temi etici e su quelli
economici, i passi indietro o di lato, i termini da usare e da non usare. Un
partito che, anche sbagliando, ha una sua idea di politica estera per
la Francia e che non si affretta ad accodarsi agli ordini
della portavoce italiana degli interssi Usa, piazzata al governo grazie
all’intesa tra sinistra e centrodestra. Un partito che non avrebbe mai
accettato di sostenere un ministro dell’integrazione a senso unico, totalmente
incapace di rispettare i diritti del popolo francese. Quel popolo che, ora, non
si nasconde ai sondaggisti, non inventa intenzioni di voto politicamente
corretto per compiacere i media. Un popolo che ritrova entusiasmo e orgoglio.
Impossibile, in Italia? Con gli attuali politici probabilmente sì. Lo si è
visto con la farsa dell’Imu in cambio di una grazia presidenziale, con
l’ignoranza totale in politica estera, con l’impreparazione assoluta in
politica economica, con il vuoto cosmico in termini di tutela degli italiani,
con i piagnistei servili nell’affrontare l’immigrazione. Ed allora Marine Le
Pen appare davvero un miracolo, vista da questo lato delle Alpi.
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