lunedì 12 agosto 2013

Le Pen davanti a Sarko: miracolo solo a Parigi


I sondaggi premiano la discesa in campo di Marina. Berlusconi? No, ovviamente. Marine Le Pen. Che, con il Fronte Nazionale, avrebbe superato di 1 punto percentuale il centrodestra dell’Ump (i neogollisti trasformati in Sarkoziani senza arte né parte) nelle intenzioni di voto per le Europee mentre socialisti e sinistra arrancano nelle retrovie. Un miracolo? In assoluto, no. Perché se si lavora bene, se si ascoltano i propri elettori, se la politica è sufficientemente in linea con i propri millantati valori, allora si ottengono anche dei risultati. D’altronde Marine Le Pen, oggetto di un indecente attacco giudiziario, non è che abbia deciso di rinunciare alle sue proposte sull’immigrazione in cambio dell’immunità, di un salvacondotto. Si va avanti, nel nome del padre, a difesa del popolo francese, della sua cultura, delle sue tradizioni. Poi, magari, l’offensiva mediatica dei soliti poteri forti riuscirà a ridimensionare il successo del Fronte Nazionale. Ma per lo meno la destra francese si gode un momento di enorme soddisfazione, trasformato dai sondaggi nel primo partito di Francia. Tra l’altro alle Europee si vota con il proporzionale e questo consentirà a FN, anche nella peggiore delle ipotesi, di mandare a Bruxelles una nutrita pattuglia di parlamentari. Con tutto ciò che ne deriva, in termini di finanziamenti e di agibilità politica interna. Dunque nessun miracolo, ma coerenza e capacità. Però, visto dall’Italia, è proprio questo il miracolo. Un partito che sta a destra e non si inventa un destra-centro per accontentare i media di sinistra. Un partito che non si fa dettare dalla sinistra le posizioni politiche sui temi etici e su quelli economici, i passi indietro o di lato, i termini da usare e da non usare. Un partito che, anche sbagliando, ha una sua idea di politica estera per la Francia e che non si affretta ad accodarsi agli ordini della portavoce italiana degli interssi Usa, piazzata al governo grazie all’intesa tra sinistra e centrodestra. Un partito che non avrebbe mai accettato di sostenere un ministro dell’integrazione a senso unico, totalmente incapace di rispettare i diritti del popolo francese. Quel popolo che, ora, non si nasconde ai sondaggisti, non inventa intenzioni di voto politicamente corretto per compiacere i media. Un popolo che ritrova entusiasmo e orgoglio. Impossibile, in Italia? Con gli attuali politici probabilmente sì. Lo si è visto con la farsa dell’Imu in cambio di una grazia presidenziale, con l’ignoranza totale in politica estera, con l’impreparazione assoluta in politica economica, con il vuoto cosmico in termini di tutela degli italiani, con i piagnistei servili nell’affrontare l’immigrazione. Ed allora Marine Le Pen appare davvero un miracolo, vista da questo lato delle Alpi.

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