giovedì 10 ottobre 2013

Nell'Italia morta, segnali di vita

Il Consiglio dei ministri trova i soldi per gli immigrati e non li trova per cassintegrati e vittime della mafia. La Cara Salma vuol rimettere in libertà migliaia di criminali e che gli italiani si arrangino. Il governo Alfetta vuole i funerali di Stato per gli immigrati annegati ma li ha evitati di fronte alle stragi di imprenditori, lavoratori e pensionati suicidati dalla politica di austerità imposta da questo Stato e portata avanti da Equitalia. Il cui capo supremo, Befera, dichiara 700mila euro di introiti all'anno ma assicura di non essere ricco. Ricchi, secondo Equitalia, sono quelli che guadagnano 7mila euro all'anno e non riescono a pagare le tasse. Uno schifo assoluto. Eppure.. Eppure qualcosa si muove. Lentamente, ma si muove. Piccoli segnali, per ora. Come la fuga di telespettatori di fronte a Striscia la Notizia normalizzata e politicamente corretta. Come il disgusto per l'indecente esordio di Radio Belva. Come l'inchiesta di La Gabbia (su La 7 di Cairo) su Vedrò, il Bilderberg dei poveri, ma pur sempre Bilderberg. In grado, persino, di trasformare la De Girolamo in un ministro (e finalmente si è capito perché). Ma il segnale di maggior vitalità è arrivato dagli stadi. Magari finirà in nulla, come sempre. Ma per ora l'annunciata intesa tra tifoserie anche nemiche sta mettendo in difficoltà quella cosa brutta e politicamente corretta che è la Figc. La scemenza assoluta del grigiocrate Monti, che voleva trasformare l'Italia in un Paese noioso (e l'ha trasformata in un Paese disperato), passa anche attraverso gli stadi. Dove, secondo i politicamente corretti e noiosi, si può al massimo battere le mani compostamente. Vietati i fischi agli avversari se solo sono abbronzati, vietati i fischi a giocatori provenienti da regioni differenti rispetto ai tifosi che fischiano (i napoletani possono solo fischiare giocatori di Napoli, se uno è nato a Salerno è discriminazione territoriale; ma nei derby la discriminazione scatterà quartiere per quartiere?). Se i tifosi riusciranno a piegare la Figc, la vittoria rappresenterà un esempio per tutti i settori della popolazione. Allargandosi dal tifo sportivo alle tasse, dai multavelox alla burocrazia sempre più ottusa. Scendono in piazza, a Torino, i cittadini che protestano contro lo smantellamento dell'ospedale Valdese: funzionava bene, dunque andava chiuso. Certo, la Francia è un'altra cosa. Con il terrore della gauche caviar e dei politicamente idioti di casa nostra di fronte ai sondaggi che danno Marine Le Pen ed il FN al primo posto nelle scelte degli elettori. Noi cerchiamo di riciclare personaggi stracciati alle ultime elezioni, alle prese con guai giudiziari e con l'immagine di servilismo nei confronti di Paesi stranieri. Ma dalla protesta della base degli italiani, se non prevarranno stupidi campanilismi, potrebbe nascere qualcosa di diverso.

2 commenti:

  1. come al solito, analisi impeccabile. c'è solo la speranza che nel pentolone finalmente cada la classica goccia che faccia traboccare il vaso e che rovesci nella spazzatura della cronaca (perchè la Storia non la meritano) le alfette e le care salme e i servitorelli di bruxelles. Anche a livello locale. Perchè si inizia sempre dalle piccole cose. Io lavoro in un ente dove sono stato emarginato perchè rompevo le scatole quando vedevo i miei collaboratori e il mio superiore non fare una beata cippa e dove di contro da vent'anni è stata confermata da giunte di colore diverso al settore appalti la moglie di un noto pregiudicato per truffa. Questa è l'Italia purtroppo. Non resta che sperare che una LePen all'Eliseo spezzi le catene di questa Europa asservita alla Trilateral e dove i burocrati di bruxelles cui porteranno alla rovina!

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  2. La Regione Piemonte è uno degli esempi più negativi, l'immagine della peggior politica

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