lunedì 26 marzo 2018

Fine corsa per i vecchi compari di Berlu

Ad essere più realisti del re si rischiano spesso figure da cioccolataio. E si rischia anche di essere smentiti dallo stesso padrone. È quel che è successo al alcuni esponenti di primo piano di Forza Italia che si sono scatenati in accuse di tradimento contro Salvini. Hanno assicurato che l’alleanza con la Lega era finita, che il centro destra unito non esisteva più. Poi, dopo che Salvini ha condotto con Di Maio l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, è stato proprio il signore di Arcore a garantire che Salvini era stato leale, che l’alleanza era solida, che tutto andava per il meglio. Già, ma ora le pietre lanciate da Brunetta, da Prestigiacomo e via via scendendo sino a Osvaldo Napoli, come si recuperano? La politica è l’arte del possibile e si può passare sopra agli insulti in nome delle poltrone.  Ma l’immagine di politici che non avevano capito nulla resta scolpita nella mente degli elettori. Una immagine che evidenzia l’assoluta necessità di fare a meno di certi personaggi se Forza Italia vuole ancora avere un ruolo e non vuole semplicemente accontentarsi di accompagnare Berlu nel suo ultimo viaggio (politico). Il cerchio tragico dei Letta, Confalonieri, Galliani e Dudu è stato sconfitto da Salvini e Di Maio che hanno dimostrato di fidarsi l’uno dell’altro, a differenza di quanto era avvenuto con il patto del Nazareno tra Berlu e il bugiardissimo. E si è comportato con intelligenza Toti, perfettamente in grado di comprendere che il futuro del centro destra passa per via Bellerio e non più per Arcore. Amministratori locali che capiscono mentre altri erano impegnati a minacciare rotture territoriali con la Lega in vista delle regionali del prossimo anno. Indubbiamente non sarà facile far finta di niente quando si tratterà di scegliere i candidati locali. Ma con la zavorra di questi malpancisti non sarà facile neppure ipotizzare un qualsiasi governo nazionale. Non è possibile fidarsi di personaggi che, nonostante la sconfitta, sognano una nuova alleanza tra Forza Italia e il Pd, benedetta da Bruxelles e Francoforte.

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