venerdì 23 marzo 2018

I dazi di Trump e la remissività europea

In Italia qualcuno è riuscito pure a meravigliarsi: Donald Trump ha ignorato i moniti di Draghi a proposito dei dazi. Il presidente Usa ha proseguito sulla sua strada che porta ad un confronto scontro commerciale con la Cina. In compenso i media di servizio hanno esultato perché i dazi, almeno per ora, non colpiscono i Paesi europei. In effetti sarebbero stati difficili da giustificare anche per Trump. Perché la spiegazione delle misure contro l’acciaio cinese ed altri prodotti di Pechino è nella lotta contro il dumping, contro gli aiuti di Stato. Concorrenza sleale, insomma. Ma una simile accusa non regge contro l’Europa dove gli aiuti pubblici sono inferiori a quelli americani e la concorrenza sleale è quella delle multinazionali americane. Trump, secondo alcune voci, cercherebbe però una scusa qualsiasi per arrivare a colpire la Germania, rea di avere una bilancia commerciale in forte attivo rispetto agli Usa. O, più semplicemente, rea di essere sufficientemente forte per aggregare l’Europa mentre Trump preferirebbe tanti Stati deboli e litigiosi tra di loro. Per fortuna di Trump, il governo di Berlino è guidato da Merkel e Schulz, troppo rigidi e grigi per poter pensare in grande. Troppo ossessionati dai conti e troppo condizionati dalle banche per riuscire a procedere verso una reale Unione Europea che non sia soltanto il regno degli euro burocrati e degli speculatori finanziari. La stupidità dimostrato dai Paesi dell’Ue nella vicenda della spia avvelenata in Gran Bretagna, è la prova  dell’incapacita’ di uscire dal ruolo di nano politico. Ci si accoda alla May, che non è un genio ma è più furba dei reggicoda di Bruxelles, nell’offensiva contro Putin quando proprio la Russia dovrebbe essere la sponda su cui giocare per rafforzare l’Unione europea ed evitare che venga stritolata tra Usa e Cina. La May fa il suo gioco di partner privilegiato degli Stati Uniti. Bruxelles fa il gioco di chi vuole eliminare l’Europa. Ma spiegarlo alle Mogherini di turno o alle finte europeiste come Bonino è del tutto inutile

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