giovedì 25 luglio 2013

Obama scopre la classe media. Il governo Alfetta no

Anche Obama scopre la classe media. Con enorme ritardo rispetto a quanto sarebbe stato necessario. Ma, considerando che il governo Alfetta manco sa cosa sia, la classe media italiana, il segnale in arrivo da Washington può essere davvero importante. Perché il governo degli inetti Letta ed Alfano non è in grado di partorire una sola idea brillante, ma è capacissimo di prendere ordini da Oltreoceano. Lo si vede nell'indecente comportamento del ministro degli Interni Usa (e degli esteri italiani), Emma Bonino. Dunque se Alfetta, oltre a fare gli interessi degli americani, avrà la capacità di copiare le dichiarazioni di Obama sulla classe media, in Italia ci potrebbero essere conseguenze positive. Ma il nodo è proprio questo: agli Usa interessa una ripresa italiana? Che deve essere necessariamente basata sul recupero del potere d'acquisto, e della serenità, del ceto medio. Ossia di quella fascia di popolazione che, prima, era in grado di comprare la produzione italiana, i servizi italiani. Che era in grado di far studiare i propri figli, preparandoli affinché potessero lavorare in Italia garantendo una crescita anche intellettuale del nostro Paese. Quella classe media in cui entrava, progressivamente, anche il ceto più povero. Che poteva crescere e progredire, potendo far studiare i figli, potendo investire sul futuro. Prima della guerra, certo. Ma anche dopo. Quando i ministri avevano ancora una formazione per la quale l'interesse del popolo italiano veniva prima di altri interessi, di altri ordini. Poi tutto è cambiato, sino ad arrivare ai governi di questi ultimi anni, ad una classe dirigente squallida e vigliacca che invita le famiglie a mandare i figli più preparati a lavorare all'estero. Per far crescere Germania e Francia, Svizzera e Gran Bretagna, Cina e Stati Uniti. Ed allora il ceto medio diventa il nemico da abbattere. Con il gruppo di ladri super ricchi, con depositi di denaro alle Cayman, a guidare un Paese dove la classe media si è finalmente fusa con il ceto più povero, ma solo perché la povertà è diventata generale. Obama si è accorto che un modello di questo tipo non funziona. Negli Usa. Ma forse agli americani fa comodo disporre di un Paese di schiavi disperati e, per questo, continueranno a dare ordini all'Alfetta per distruggere completamente l'Italia.

3 commenti:

  1. Dite ad Alfano che solo il ceto medio in Italia può salvare l'economia... solo il ceto medio... senza il ceto medio non salvi le classi deboli, i fondi pubblici sono il frutto del alvoro del ceto medio... spiegateglielo voi che potete

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  2. Colto perfettamente nel segno. Ma all'estero si vuole che l'Italia soccomba e gli italiani, d'altro canto, non hanno la volontà di ribellarsi a tutto questo.

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  3. analisi lucidissima come al solito. Se fossi di un'altra "parrocchia" politica direi: che fare?, invece spero in un'altra salvifica Marcia su Roma. Temo tuttavia che manchino i marciatori. La "migliore" si fa per dire gioventù italiana di oggi nella migliore delle ipotesi ronfa nelle università sino a 30 anni, nella peggiore si ricoglionisce di spinelli ai muri oppure si siede sullo scalino aspettando godot alias paghetta di papà. La Grande Guerra aveva forgiato Uomini, il post 68 e il "pensiero debole" e il "diritto mite" e altra paccottiglia simile ha generato smidollati.Giovani se siete arrabbiati sul serio, fuori le palle!!!

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