giovedì 26 settembre 2013

Tra irresponsabili e incapaci c'è anche chi sa far impresa ma non politica

Irresponsabili, toni incredibili, hanno fatto infuriare la Cara Salma: i quotidiani di servizio sparano sull'ipotesi di dimissioni di massa dei parlamentari del Pdl per protesta contro l'attacco a Berlu, con decadenza incorporata. Come si può mandare tutto all'aria - è la domanda retorica dei media di comodo - quando il Paese sta per uscire dalla crisi? Quando la ripresa è a portatata di mano? Quando la Cara Salma vede la luce (non quella eterna) in fondo al tunnel? Al di là del fatto che la proposta delle dimissioni di massa assomiglia ad un bluff, l'offensiva mediatica avrebbe un senso se fosse basata sulla realtà e non su un'interpretazione soggettiva e suggestiva. Ma falsa. Tutti i dati indicano che la ripresa non c'è. E non si vede neppure una fiammella, in fondo al tunnel. I dati di realtà, ad esempio, sono quelli che verranno presentati a Firenze, il 17 ottobre, in un convegno sulla sicurezza del leasing: crollo del numero di operazioni - con la scomparsa di interi settori proprio a causa della crisi - e riduzione del valore delle operazioni effettuate; ma anche un aumento delle frodi, perché si cerca di recuperare liquidità ad ogni costo. E' questa la ripresa? E' questa la luce in fondo al tunnel? Oppure, secondo i moralisti a comando, la ripresa è testimoniata dalle cessioni a raffica delle aziende italiane? Da questa classe dirigente che, nel pubblico come nel privato, sta dimostrando tutta l'inadeguatezza che si trasforma in distruzione del Paese? Dove sono i grandi politici? Ed i grandi imprenditori? Della Valle - che pure è un ottimo imprenditore - si scontra con Armani sul mecenatismo mentre i marchi della moda italiana diventano francesi nell'indifferenza generale. Mentre l'Italia non ha più neppure un settore strategico sotto il proprio controllo. Mentre Letta vola oltreoceano per fare spezzatino di un gioiello come Finmeccanica. Dove sono i grandi imprenditori privati? Tanti piccoli e medi, è vero, ma i colossi? Oddio, uno ci sarebbe anche. Pessimo politico, indubbiamente, certo non un esempio di moralità e di correttezza. Ma indubbiamente un grande imprenditore. Uno che ha creato un impero nella comunicazione (fatta male, sotto l'aspetto della qualità, ma redditizia); uno che ha creato decine di migliaia di posti di lavoro; uno che non è andato all'estero per vendere le aziende italiane ma per comprare quelle straniere; uno che ha dovuto pagare 500 milioni al suo concorrente e nemico, per ordine dei magistrati, ma ha continuato a far l'imprenditore meglio dell'avversario. Uno che ha dimostrato di poter fare impresa, in Italia, nonostante lacci e lacciuoli, nonostante il costo dell'energia, nonostante i sindacati, nonostante il costo del lavoro. Ma uno che paga, a carissimo prezzo, l'incapacità di scegliere i consigliori in politica, che ha sbagliato amici. Berlu, che sognava una statua a cavallo e si è ritrovato con una statuetta sui denti.

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